La ventesima edizione della Rievocazione Storica Thiene 1492 si conclude con un ennesimo successo. Grandi i numeri di figuranti e di pubblico, che anche questa volta hanno affollato le assolate strade di Thiene, che per il weekend si sono trasformate in un paesaggio tipicamente rinascimentale, con bancarelle del mercato dell’epoca, artigiani e giocolieri.
La magia del Rinascimento, con i suoi abiti pesanti e colorati, con le carte da leggere per sapere che cosa porterà il futuro e il mangiafuoco in grado di catalizzare l’attenzione di grandi e piccini.
Musica tipica, vino da osteria, spiedini, salsicce e frittelle di ogni tipo sono stati proposti ai tantissimi partecipanti, che anche per questa edizioni si sono catapultati a Thiene fin da fuori provincia.
Ma non solo, perché il centro di Thiene ha proposto bancarelle di ogni tipo, con bambole cucite a mano, frutta candita, gioielli in filigrana e abbigliamento a tema, in perfetto stile dell’epoca, quando in segno di riconoscimento del valore dimostrato dai thienesi in occasione della guerra di Rovereto, alla città venne concesso il mercato franco.
“La rievocazione storica dura da 20 anni e ogni volta è una soddisfazione – ha spiegato Bepi Restiglian, organizzatore dell’evento con gli Amici di Thiene – La prima edizione è stata fatta con novantadue figuranti e sono sempre aumentati. Io non ho più l’energia di quei tempi ma la passione è sempre la stessa. Anche quest’anno è stata una grande soddisfazione e un successo”.
La polemica ai tempi degli animalisti
Scoppia una polemica a Thiene in occasione della Rievocazione Storica Thiene 1492 e riguarda il piatto tipico dell’epoca: il maiale allo spiedo. A puntare il faro sui due maiali infilzati sugli spiedi ed appesi a rotolare aperti come pelle d’orso, la presidente Enpa Thiene-Schio Federica De Pretto, che ha accusato di mancanza di sensibilità gli organizzatori.
“C’è modo e modo, c’è rispetto e assenza totale di rispetto – ha spiegato – Non solo verso gli animali, ma verso le persone. Persone sensibili, che vorrebbero fare una passeggiata in centro senza stare male, senza dover correre via”. A Federica De Pretto sono in tanti ad avere fatto eco, condividendo il suo pensiero, in nome dell’amore per gli animali e in alcuni casi di un credo che porta a non volerli vedere utilizzati come piatto da mangiare.
“Vergogna, spettacolo orrido, grande mancanza di sensibilità” sono solo alcuni dei commenti che hanno colto di sorpresa gli organizzatori, Bepi Restiglian in primis.
“Nutro un grande amore ed un profondo rispetto per gli animali – ha spiegato Restiglian – Ammetto però che questa lamentela mi ha colto di sorpresa. In 20 anni nessuno mi aveva mai fatto un’osservazione di questo tipo e sono rimasto esterrefatto. Thiene è il paese dei suini e il maiale è un piatto tipico. Era un piatto tipico anche nel Rinascimento, un’usanza rappresentativa e uno dei piatti più graditi dell’epoca. Era una forma di festa per riportare serenità e unione – ha concluso – e io rimango ancora convinto di questo”.
A.B.