“Dove sono finiti quei cittadini che a suon di cartelloni partecipavano al consiglio comunale per difendere la loro acqua? Forse pensano non sia più un problema che riguarda tutti”.

Se lo chiede Roberto Zanin, consigliere della Lega Nord, che insieme a Mirko Caretta, della lista Più Sarcedo, ha votato contro la fusione di Avs con Acque Vicentine. E se lo chiede perché, oltre ad aver detto ‘no’ all’incorporazione della partecipata dell’acqua dell’Alto Vicentino con quella del capoluogo, ha notato nei sindaci stessi un’impreparazione difronte ad un tema molto delicato e nei cittadini la totale inconsapevolezza della questione.

“L’acqua è il bene più prezioso – ha commentato Zanin – e ancora di più lo sarà in futuro. Il nostro territorio è grande produttore d’acqua di ottima qualità da sorgenti, mentre Vicenza ed il basso vicentino l’acqua la devono pescare dalle falde con costi maggiori e qualità inferiore. Ci chiediamo come le attuali amministrazioni del bacino Avs si permettano di regalare in maniera così superflua ad altri comuni (Vicenza in primis) un servizio strategico come questo”.

Zanin non ha lesinato critiche agli amministratori locali, che nella gran parte hanno già sottoscritto, o stanno per fare, la loro adesione alla fusione, spesso motivandola come imposta dalla legge nazionale (anche se alcuni hanno fatto notare che se così fosse, non ci sarebbe l’obbligo del passaggio in consiglio comunale).

“Sono gli stesi sindaci che lamentano la perdita di servizi dell’ex ULSS 4 a favore dell’ex ULSS 3 con l’avvenuta fusione nell’ULSS7 – ha continuato Zanin – Ora non so se la fusione a queste condizioni sia stata approvata per conoscenze, affinità politiche o per mancanza di capacità nel saper salvaguardare i servizi del proprio territorio.  Io e Caretta abbiamo dato voto negativo consapevoli che  questa fusione cosi com’è di sicuro non porta alcun vantaggio al nostro territorio. Oltre all’innalzamento delle tariffe e alla diminuzione dei posti di lavoro, ci troveremo come territorio a non aver più la maggioranza decisionale sugli investimenti della nuova società (48% di Avs contro il 52% di Acque Vicentine). Ma sono anche rimasto molto colpito – ha concluso – dal fatto che in sala consigliare non ci fossero cittadini. Dove sono finiti tutti quelli che qualche anno fa riempivano la sala consiliare con tanto di cartelli contro un progetto che secondo loro a causa dei fitofarmaci andava ad inquinare le falde della nostra preziosa acqua. Forse non ritengono più che l’acqua sia un problema”.

Anna Bianchini

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