La prima reazione alla notizia della tragedia, che ha scosso la comunità dell’alto vicentino dove era tanto conosciuto, è quella della rabbia.
Rabbia per non essere riusciti a fermarlo, per non avere compreso fino in fondo quanto quel malessere interiore stesse attentando da qualche tempo alla sua vita.
E’ così ieri Tiziano Faccin, il disoccupato di Zanè conosciuto come un uomo buono, l’ha fatta finita.

 

Ha scelto modalità che non potessero dargli via di scampo: si è gettato dal ponte di Roana, lasciando nel dolore l’anziana mamma e tutti i familiari che, nonostante le continue attenzioni e lo stargli vicino,  non sono riusciti ad impedirgli di portare a termine la sua tragica scelta.

Tiziano Faccin 45 anni si è tolto la vita per disperazione. Già qualche mese fa aveva tenuto con l’animo sospeso parenti e conoscenti, per uno strano allontanamento da casa.
Se ne era andato di sera ed era stato ritrovato l’indomani da un agente di polizia locale, dopo avere vagato per tutta la notte. Forse già in quella circostanza aveva maturato il proposito di interrompere la propria esistenza, ma non ne aveva avuto il coraggio.

Nella tarda serata di ieri la notizia è rimbalzata sui social network, lasciando di stucco chi lo aveva visto fino a qualche ora prima nei soliti bar, dove quell’omone, che era bravo a fare le pizze, aveva sempre un sorriso per tutti e si intratteneva a scambiare due parole ed una risata.

Tanti gli interrogativi su cosa si potesse fare per aiutarlo, ma oggi è il momento del dolore per la scomparsa di una persona buona, amata e rispettata.

E’ anche il giorno in cui ci si sofferma sull’impotenza di chi a volte non può fare nulla dinnanzi a quel mostro che ti succhia l’anima, ti tormenta notte e giorno, facendo decidere a molti che  la soluzione per mettere fino a quell”inferno’ è farla finita.

N.B.

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