Capita frequentemente che i cittadini si lamentino contro l’amministrazione per la scarsa cura del verde pubblico, oppure per i rifiuti di ogni tipo troppo spesso abbandonati nei parchi o nelle zone periferiche del paese.
Qualche volte capita invece, come sta accadendo a Zanè, che ad essere esasperato è invece proprio il sindaco, stanco della maleducazione cronica di alcuni suoi concittadini. Roberto Berti racconta come, negli ultimi mesi, in paese si stanno intensificando episodi di cui non andare proprio fieri.
‘Segnali stradali divelti, profili in cemento sradicati, staccionate spezzate lungo la pista ciclabile, cestini rotti e spazzatura gettata in giro, sedie buttate nella roggia, cassonetti lanciati nel cortile della scuola, lampade frantumate e plafoniere distrutte, telecamere strappate dalla loro sede e rotte, specchi parabolici stradali fatti a pezzi’. Non è l’elenco dei danni dopo uno scatenato rave party, ma il racconto di tutti gli episodi di inciviltà raccolti dall’amministrazione di Zanè.
‘Sempre più frequentemente – racconta ancora il primo cittadino – si stanno riscontrando nel nostro paese atti di vandalismo rivolti al patrimonio pubblico che dimostrano la scarsa civiltà di chi li compie. Secondo alcune segnalazioni sembra che un gruppo di giovani, per riempire le serate o per dimostrare al gruppo la propria ‘forza’, abbia preso di mira l’arredo comunale con particolare interesse alla zona delle scuole medie’.
Gli ultimi episodi, avvisa Berti, hanno comportato una denuncia verso ignoti alle autorità competenti, e non esclude che questa possa sfociare in una incriminazione formale a carico dei responsabili degli atti vandalici, perseguibili penalmente, ricorda il sindaco, in base all’art. 635 del codice penale.
A pagare le spese di una pessima educazione è, come sempre, la collettività. ‘L’esborso economico – sottolinea Berti – è di centinaia di euro per la risistemazione dei danni subiti e l’acquisto degli arredi irrimediabilmente rovinati. A questo si aggiungano tutte le ore di utilizzo della squadra operai del comune sottratte ai lavori di ordinaria manutenzione’.
Giuseppe Pozzer, assessore all’ecologia, ricorda che la stessa maleducazione si verifica purtroppo anche nel conferimento dei rifiuti. ‘La stessa mancanza di senso civico – dichiara Pozzer – la si riscontra in diversi nostri concittadini nella gestione dello smaltimento dei rifiuti. A Zanè esistono 38 isole ecologiche dove carta, multi materiale e vetro vengono raccolti una o due volte la settimana. Non si è ancora ben capito che materiali diversi e oggetti che non passano dai fori condizionati dei cassonetti non vanno lasciati fuori dagli appositi contenitori, ma vanno portati all’eco centro che viene aperto due volte la settimana, il mercoledì e il sabato’.
Per beccare i ‘furbetti’ con le mani nel sacco l’amministrazione è dovuta correre ai ripari con il classico stratagemma delle telecamere mobili. ‘Per evitare di vedere isole ecologiche paragonabili a discariche a cielo aperto – continua l’assessore – abbiamo intensificato la sorveglianza con l’acquisto di una nuova telecamera mobile che verrà posizionata a rotazione nelle isole ecologiche e nei luoghi dove si è soliti trovare rifiuti non correttamente conferiti. I rifiuti abbandonati vengono inoltre sistematicamente controllati per cercare eventuali riferimenti utili all’identificazione dell’autore dell’illecito. Questa operazione, che coinvolge anche i vigili urbani, ha permesso di risalire e sanzionare diversi contravventori’.
Marta Boriero