Rispettare le norme nazionali sui vaccini è la decisione presa dai sindaci del Distretto 2 (Alto Vicentino) della Ulss 7 Pedemontana. Lo ha annunciato Robertino Cappozzo, a nome dell’intero comitato di cui è presidente, con un comunicato stampa in cui spiega che i bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, che devono frequentare la scuola dell’obbligo, dovranno essere sottoposti ai 10 vaccini obbligatori, 6 dei quali permanenti, mentre gli altri 4 saranno rinnovabili a 3 anni dopo valutazione medica.

Sono permanenti l’anti polio, l’anti difterica, anti tetanica, anti epatite virale B, anti pertosse e anti Haemophilus influenzae di tipo B. Saranno invece sottoposte a valutazione dopo 3 anni dalla prima somministrazione i vaccini anti morbillo, anti rosolia, anti parotite e anti varicella.

“I Sindaci del Distretto 2 sono consapevoli che i genitori sono chiamati, al momento della vaccinazione, ad una decisione importante e per tale motivo non si esprimono giudizi rispetto alle singole decisioni – ha spiegato Cappozzo – Nel contempo però, in qualità di amministratori pubblici, non possiamo che prendere atto dell’esistenza di una normativa nazionale che definisce procedure alle quali siamo anche noi stessi chiamati al rispetto, consapevoli che il fine delle vaccinazioni è quello di difendere la comunità ed i soggetti più deboli dalla possibile diffusione di malattie infettive”.

In caso di mancato rispetto della normativa, la legge prevede una sanzione variabile da 100 a 500 euro. I sindaci sottolineano ai genitori l’importanza di seguire le indicazioni fornite dalla Ulss e di presentare i documenti richiesti al momento dell’iscrizione a scuola dei bambini e dei ragazzi.

Con il documento di fatto i sindaci della Ulss 7 prendono le distanze da quanto promosso nei giorni scorsi dal comune di Schio, che si era fatto portavoce di un documento definito ‘condiviso’ e che riportava la decisione di conformarsi alle disposizione del Miur, che prevedono una fase transitoria per gli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 in cui è previsto l’obbligo di vaccinazione per i bambini dei nido e delle scuole dell’infanzia solo come requisito d’accesso, ma non come requisito per l’iscrizione.

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