Che a Schio e a Thiene circoli eroina e cocaina da business è ormai risaputo.
L’operazione portata a termine ieri dai carabinieri della compagnia di Schio a Santa Croce è l’ennesima conferma.
Nella rete dei militari del maggiore Vincenzo Gardin è caduto questa volta O.S., un nigeriano di 27 anni, sul quale sono concentrati ora gli accertamenti per capire se si tratti dell’ennesimo profugo. E’ stato denunciato a piede libero perché sorpreso a spacciare l’ennesima dose di ‘morte’.
Gli investigatori hanno sequestrato la bellezza di 385 euro in banconote di piccolo taglio, cifra che la dice tutta su quanto il giovane aveva guadagnato smerciando droga pesante che, confezionava al momento, secondo le richieste della clientela, che si presentava nel luogo prestabilito per le proprie esigenze.
I militari dell’Arma sospettano che O.S. sia uno dei componenti di un’organizzazione di nigeriani, attivissima in tutto l’Alto Vicentino, che rappresenterebbe un punto di riferimento per assuntori italiani.
E’ stato proprio seguendo questi ultimi che i Carabinieri ieri pomeriggio sono arrivati a Santa Croce.
Erano giorni che i militari seguivano tre tossicodipendenti dell’hinterland scledense. Pedinando e osservando, come si fa nelle indagini ‘pure’, dove l’investigatore segue con pazienza e passo-passo ‘l’esca’ sono arrivati a quello che è stato definito il ‘terminale operativo’ dello spaccio.
Erano stati sempre i Carabinieri del maggiore Gardin, la settimana scorsa, ad eseguire un blitz al parco della Valletta, dove avevano sorpreso in flagranza un gruppo di nigeriani, che adesso si sta cercando di capire se siano collegati a O.S. Si potrebbe essere difronte, sospettano i Carabinieri, ad un’organizzazione ben radicata, che si è spartita le zone di Schio per lo spaccio di cocaina ed eroina.
Le indagini proseguono per intercettare il canale di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti che i nigeriani preferiscono non portare con sé in grosse quantità, per non correre rischi. Per i militari tuttavia, la somma di 385 euro, in banconote di piccolo taglio, è l’emblema della quantità di droga smerciata prima del loro arrivo. Sotto chiave anche involucri di cellophane e nylon usati per impacchettare le sostanze al momento dello spaccio.