Quello che a scadenza quasi giornaliera accadeva all’interno delle Piscine Comunali di via Tevere era incredibile e costringeva ad un lavoro estenuante gli addetti ai lavori, dediti ogni mattina, a ripulire il frutto dell’inciviltà di chi, nel cuore della notte, vi faceva ingresso, si faceva il bagno come fosse casa propria e beveva a bordo piscina, lasciando bottiglie ovunque, spesso anche rotte. Ora il cerchio potrebbe essere stretto attorno ai vandali, che nella notte tra mercoledì e giovedì, sono stati colti sul fatto ed identificati grazie al lavoro paziente dei carabinieri della compagnia di Thiene, che hanno vigilato per nottate intere. Si tratterebbe di quattro ragazzi giovanissimi, tra ui una ragazza. In tre sarebbero residenti a Thiene, un quarto giovane è di Piovene. Ma non è escluso che il caso abbia nuovi sviluppi già nelle prossime ore.
I fatti. Da settimane ormai, negli uffici dei militari di via Lavarone, proprio di fronte alle piscine comunali, arrivavano segnalazioni di incursioni notturne da parte di quella che sembrava una banda vera e propria. I ragazzi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Capitano Davide Rossetti, scavalcavano e utilizzavano la struttura come fosse casa propria. Bagni e scivolate. Portavano all’interno anche da bere e consumavano alcolici a fiume.
L’altra notte, grazie alla preziosa segnalazione di un abitante della zona, che ha avvertito schiamazzi intorno alle 3,30, i militari dell’Arma hanno identificato i quattro ragazzi, la cui posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Due minorenni e due maggiorenni che pensavano di farla franca.
Tutti incensurati, a cui ora, potrebbe costare caro quell’utilizzo illegale delle Piscine Comunali, struttura che non avevano capito non fosse propria, ma che era diventata il loro quartiere generale per fare i propri comodi e divertirsi, in barba al fatto che a propri metri ci fosse la caserma dei carabinieri.
N.B.
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