Sono 133 giovani residenti in 20 Comuni dell’Altovicentino che in queste settimane estive stanno dedicando parte delle proprie vacanze per fare esperienze di volontariato in decine enti e associazioni del territorio: sono questi i primi numeri di Esperienze Forti 2017, l’iniziativa della Rete per le Politiche Giovanili dell’Altovicentino coordinata da Ceis.
Esperienze Forti è un’attività promossa ormai da molti anni dalla Rete per le Politiche Giovanili dell’Altovicentino, di cui fanno partei i Comuni di Santorso (capofila), Valli del Pasubio, Malo, San Vito di Leguzzano, Marano Vicentino e Thiene. Esperienze Forti è un progetto coordinato dal Centro Studi del Ce.I.S., permette ai giovani dai 25 ai 35 anni di fare esperienze di volontariato estivo in decine di realtà del territorio.
Questa esperienza mi ha segnata per sempre – racconta Elisa B., 16 anni,che ha scelto un centro estivo con bambini e ragazzi con disabilità psico-motorie – non dimenticherò mai lo squarcio di vita che ho conosciuto. Un’esperienza senza dubbio forte, direi fortissima. Vedere quei bambini disabili, conoscerli da vicino, provare ad entrare nel loro mondo è cosa ben diversa dal concetto di disabilità che ci viene impartito per educazione o quando ci viene propinato un termine, che spesso non riesce ad essere centrato se poi, l’handicap non lo vai a vedere da vicino. E’ questo il limite della nostra società, quello di presentarci la disabilità e il dolore di chi lo vive in maniera troppo buonista e poco veritiera. Occorrerebbe – continua Elisa – che almeno una volta nella vita, si decidesse di fare una esperienza ‘forte’, per comprendere il senso della vita reale. Mi ha toccato molto anche conoscere i genitori di questi bambini. Mamme e papà che già di buon mattino, hanno il volto stanco perchè gestire una disabilità, qualsiasi forma essa abbia, è davvero estenuante. Oltre a quella sofferenza costante nel vedere tuo figlio su una sedia a rotelle o con i suoi disturbi mentali. Vedo questi genitori un pò soli nel loro dolore , ma la loro forza fa capire tanto a chi invece, ha tutto, ha figli sani, benessere, a volte anche lusso, ma non riesce mai a sorridere per una eterna scontentezza. Ecco, inviterei questa gente ingrata alla vita a provare una esperienza forte per apprezzare quello che ha e gioire dei doni che si danno per scontati. In questi giorni, ho letto più sorrisi sui volti dei genitori di bambini gravemente disabili – ha concluso Elisa – che sulle labbra di miei vicini di casa, amici, parenti, gente che incontro per strada. Persone che hanno tutto e che sembrano eternamente arrabbiati con la vita. Invito inoltre, molti ragazzi della mia età a staccarsi dai pc e dai social per scoprire la vita vera, per affrontare e conoscere da vicino la gente che soffre e che ti insegna a crescere’.