E’ quasi certo che il vincitore non si presenterà alla premiazione ma da quest’anno il sindaco di Sarcedo Luca Cortese ha pensato molto ironicamente di istituire un nuovo premio, ‘L’imbecille dell’anno’.
Una delle 6 casette dei ‘Librincammino’ appena posizionate nei punti strategici dei percorsi permanenti per sportivi ed in centro paese, quella nel parco di Villa Ca’ Dotta, costruita con l’aiuto di volontari, è stata distrutta per ben due volte dal solito ignoto, che sicuramente dall’alto della sua superiorità si sarà chiesto che cosa sono quegli oggetti di cellulosa che alcuni si ostinato a sfogliare al posto del più prestigioso e-book.
Scontrarsi con l’ignoranza è sempre dura, soprattutto per i sindaci, che con le poche risorse disponibili sono costretti tutti i giorni inventarsi nuovi modi per far quadrare i magri bilanci comunali.
Lo sfogo di Cortese sui social è immediato, e dettato da una evidente rabbia che però non vuole restare impotente. ‘Mi permetto di dirti – ha pubblicato in un post il primo cittadino – che sei un povero d’animo. Mi chiedo che fastidio ti potessero dare le casette. Se hai problemi fatti curare! Se hai problemi con i libri ti consiglio di leggerli e non danneggiarli! In ogni caso mi hai convinto di una cosa: il progetto ‘Libri in cammino’ deve andare avanti ed essere potenziato. Per tentare di rispondere all’ignoranza’.
Una frecciatina anche alle ‘scarsèle’ del vandalo non può mancare, tanto scontata quanto reale. ‘Ricorda, caro imbecille – ha rincarato Cortese – che il recupero e il materiale per rifare la casetta lo pagherai anche tu tramite la tassazione, anche se la lavorazione sarà nuovamente realizzata dai volontari. A breve sarà tutto sistemato… Vedemo se te te stufi prima ti a romperle o mi a sistemarle!’
Cortese però non vuole sentir parlare di altre telecamere: ‘Non manca la vigilanza, manca l’educazione! Non possiamo mettere telecamere ad ogni angolo, però possiamo tutti insieme investire sull’educazione’.
Luogo del ritiro del premio? ‘In caserma dai Carabinieri’, ha fatto sapere Cortese, ‘dove vado subito a denunciarlo’.
Marta Boriero