‘Non ci sarà un nuovo tracciato per l’autostrada Valdastico Nord, perché semplicemente non ci dovrà essere una autostrada a Cogollo del Cengio’.
A scendere in piazza contro l’amministrazione comunale, fermi più che mai nelle loro posizioni, i gruppi di opposizione di Cogollo, supportati dal comitato ‘Salviamo la Val d’Astico’ coordinato da Giuliana Marchi e da numerose rappresentanze del mondo politico locale, tra le quali l’assessore alla cultura del comune di Arsiero Alberto Bortolan, il consigliere di maggioranza Luca Pigato di Sarcedo ed il consigliere di opposizione Daniele Sartore di Piovene Rocchette.
Non si è ancora asciugato l’inchiostro sulla delibera consigliare del 14 giugno che ha visto il sindaco Piergildo Capovilla chiedere al consiglio l’approvazione di una modifica al tracciato della A31 che interessa il territorio di Casale, con lo spostamento del casello verso sud (da località Grumoventaro a località Rutello). L’iniziativa del primo cittadino ha mandato su tutte le furie le opposizioni che hanno maturato l’idea di procedere con una azione dimostrativa pacifica, ma decisa. Troppa poca la documentazione a supporto delle presunte modifiche, hanno recriminato, e soprattutto poco rispetto per i cittadini che in ogni caso dovranno subire l’impatto dell’opera, sia essa alla destra o alla sinistra orografica dell’Astico.
‘L’amministrazione di Cogollo – ha spiegato infatti Giuliana Marchi, davanti ad un centinaio di spettatori in piazza Libertà – con questa delibera ha rinunciato a difendere il proprio territorio in cambio di promesse vane. Lo spostamento del tracciato è senza concretezza. Quel che è sicura è solo la distruzione definitiva e perenne del territorio in cambio di poche compensazioni, che saranno solo le briciole date ai cittadini. Qualsiasi progetto sostenibile per il nostro territorio non può stare sotto i piloni dell’autostrada’.
Il consigliere di opposizioni Marco Zorzi, affiancato dal compagno di lista ‘Viva Cogollo’ Andrea Zordan, autori di una lunga disamina sull’argomento portata in consiglio, punta invece il dito su come la delibera finisca irrimediabilmente per mettere i cittadini l’uno contro l’altro. ‘Non dobbiamo come amministratori – ha detto il capogruppo di ‘Viva Cogollo’ – scegliere quale parte del paese danneggiare o meno, ma dobbiamo difendere tutta la comunità intera. A questo punto il sindaco si prenderà le responsabilità della devastazione del paese. So che è una battaglia difficile, ma non diremo quel che fa comodo, agiremo con la massima trasparenza e nella legalità, come abbiamo sempre fatto, proprio come oggi. A ben poco serviranno le compensazioni per un paese martoriato’.
L’architetto Renzo Priante ha sottolineato invece come l’autostrada non può essere analizzata solo su scala comunale, ma superiore, anche se è palese la sua inutilità visto che ‘si tratta di un’opera che non esiste nella programmazione europea’. E ricorda non senza una certa ironia come alcuni anni fa ‘il sindaco Capovilla veniva a firmare contro l’autostrada’.
‘E’ ad un altro modello di sviluppo – ha detto invece Bortolan nel suo intervento – che dobbiamo pensare, ed andare oltre la logica del nostro piccolo orticello. Per questo oggi sono qua, anche se l’autostradra non passerà per Arsiero’.
Nel suo intervento conclusivo Zorzi ha infine ribadito che non deve più passare l’idea troppo semplicistica del ‘No Valdastico Nord’, ma semplicemente quella più reale del ‘si a qualcosa di alternativo, consapevoli che i problemi di traffico vanno risolti, ma convinti che l’autostrada non sia la loro soluzione’.
Il prossimo appuntamento per discutere di autostrada è fissato per giovedì alle 20.30 nella sala congressi del municipio del comune di Arsiero.
Marta Boriero