E’ allarme ‘Blue Whale’ a Malo, dove il dirigente scolastico delle scuole medie Ciscato ha avvisato i docenti di tenere gli occhi aperti in merito ad episodi di autolesionismo apparsi tra i giovani.
Come riporta ‘Il Giornale di Vicenza’, sono stati proprio alcuni dei ragazzi della scuola a denunciare il timore che il ‘gioco del suicidio’ si potesse diffondere a Malo e dintorni, a causa di atti di autolesionismo messi in atto da alcuni studenti. Come prevedono alcune delle cinquanta terribili regole della ‘balena blu’ infatti, chi decide di partecipare deve procurarsi tagli sulle braccia, riprenderli con il telefonino e divulgare le immagini a testimonianza di quanto fatto.
Il ‘Blue whale’ è un folle gioco nato in Russia per volontà di un 21enne che aveva deciso di praticare una ‘selezione naturale’. Solo in Russia quasi centosessanta giovanissimi si sono suicidati, ma il gioco si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il pianeta. Il fine della ‘balena blu’ infatti è proprio il suicidio, che si raggiunge dopo aver superato cinquanta prove assurde che mettono a dura prova la stabilità mentale dei giovani. Dopo alcuni casi segnalati in Italia, per i quali sono intervenute le forze dell’ordine, la paura è che il ‘gioco’ venga divulgato anche tra i giovani più deboli, inducendoli a partecipare. Per questo molti media divulgano le regole, anche a costo di essere aspramente criticati e accusati di fare in questo modo propaganda. Essendo il ‘blue whale’ destinato principalmente a giovanissimi, in molti ritengono doveroso informare anche gli adulti delle ‘regole del gioco’ (selfie di notte in posti estremi, autolesionismo, video horror nel cuore della notte, eccetera), in modo da poter intervenire in tempo qualora riconoscessero nei figli atteggiamenti che inducono a pensare ai passaggi della ‘balena blu’.