Cambio di rotta deciso per il gioco d’azzardo, con Federico Ginato (deputato Pd alla Camera) che ha dichiarato il taglio cdel 30% delle slot machines presenti sul territorio.
13mila apparecchi in meno entro il 2018 tra Veneto e Trentino Alto Adige e il coinvolgimento diretto dei sindaci nella pianificazione delle sale.
“Un cambio di passo per il quale abbiamo spinto e che ci aspettavamo – ha commentato Ginato – Così finalmente diamo concretezza a quanto avevamo messo nero su bianco con l’accordo del 2015, di cui ero stato ispiratore e che impegnava a un taglio del 30% degli apparecchi awp. Oggi diamo attuazione a questo indirizzo, anticipando i tempi, ma non ci dobbiamo fermare: bisogna spingere, da un lato, perché si arrivi all’intesa in Conferenza Stato-Regioni, che apre a un maggior coinvolgimento dei sindaci nella programmazione, dall’altro perché si prosegua nella riduzione della pubblicità, tema che mi vede relatore della proposta di legge per il divieto assoluto. Non dobbiamo poi abbassare la guardia nell’impegno per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico: impegno per cui con un emendamento alla finanziaria del 2016, che avevo fortemente sostenuto, abbiamo raddoppiato (da 50 a 100 milioni di euro) il fondo a disposizione”.
Da tempo impegnato alla Camera sul tema della regolamentazione del settore del gioco, Federico Ginato è intervenuto a seguito dell’approvazione in Commissione Bilancio dell’emendamento alla ‘manovrina’ che fissa i nuovi termini per la riduzione delle slot machine. Di fatto la riduzione viene così anticipata: entro il 31 dicembre 2017 è prevista una diminuzione di circa il 15% con un passaggio da 400mila a 345mila circa, mentre entro il 30 aprile del 2018 le macchinette awp dovranno essere massimo 265mila, con una riduzione pari al 34% (la riduzione era precedentemente prevista nella misura del 10% nel 2017, 10% nel 2018 e 10% nel 2019).
“È una scelta forte e necessaria – ha aggiunto il deputato – In Veneto e Trentino Alto Adige sono presenti 38.558 apparecchi awp, dietro solo a Lombardia, Campania e Lazio, distribuiti in oltre 7.754 esercizi commerciali. Entro metà del 2018 ne verranno tagliati 13mila. La riduzione degli apparecchi non deve essere e non sarà però il punto di arrivo. L’impegno dello Stato nella regolamentazione del gioco d’azzardo e nel contrasto alle forme di ludopatia deve proseguire con altre azioni concrete – ha concluso Ginato – Il blocco della pubblicità e il coinvolgimento dei sindaci nella pianificazione delle sale sono in questo senso passaggi fondamentali”.