Togliere i voucher ha messo in crisi la maggior parte delle aziende agricole che faticano a trovare e regolamentare l’impiego stagionale.

“Serve in fretta uno strumento che sostituisca i voucher per consentire alle aziende agricole di lavorare in piena regola – hanno commentato Martino Cerantola e Roberto Palù, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Vicenza – L’agricoltura poteva contare su uno strumento semplice e versatile per la manodopera regolare, ma la politica non ha saputo guardare oltre e l’ha abolito. L’eliminazione dei voucher rappresenta una grossa limitazione per le aziende del territorio, che dovranno sostenere maggiori costi o, in alternativa, rinunciare all’assunzione di giovani studenti e pensionati, che in tal modo potevano contare su qualche guadagno extra, in regola, per condurre una vita dignitosa”.

Cerantola e Palù esortano il mondo politico, anche locale, a fare pressione sulle istituzioni, affinché si risolva questa pesante situazione. Con l’inizio della piena attività primaverile per frutta ed ortaggi, naturalmente, la situazione diventa ancor più complessa e nelle campagne, senza alternativa ai voucher, sono a rischio i raccolti, ma si perdono anche opportunità di lavoro per centinaia di giovani studenti, pensionati e cassa integrati, nel solo vicentino, prima impiegati in agricoltura nell’attività stagionale. Coldiretti Vicenza lancia l’allarme, nel sottolineare la necessità di individuare una valida alternativa che possa rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori, per non perdere opportunità occupazionali e compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. “L’impiego dei voucher in agricoltura è praticamente stabile da cinque anni – hanno concluso Cerantola e Palù – E’ l’unico settore rimasto praticamente incatenato all’originaria disciplina ‘sperimentale’ con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. I voucher hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti ed a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne, senza gli abusi che si sono verificati in altri settori”.

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