“Andate in Italia? Vaccinatevi prima e lavatevi sempre le mani”. Gli Usa lanciano l’allarme Italia agli americani che visitano il nostro paese, divenuto “a rischio salute” a causa dei focolai epidemici di morbillo.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta hanno emesso una nota in cui si invitano i cittadini in partenza per la Penisola a usare precauzioni ed evitare contatti fisici con persone che potrebbero essere malate. Come l’Italia, nell’elenco delle nazioni a rischio morbillo, anche Germania e Belgio. Allerta Brasile, invece, per la febbre gialla.
Ma torniamo nella terra di sole, spaghetti, mandolini e mafia: da gennaio 2017, in Italia è stato registrato un preoccupante aumento del numero di casi di morbillo. Erano 844 in tutto il 2016, in 3 mesi del 2017 sono già oltre 700, con un incremento di oltre il 230%. La maggior parte dei casi segnalati, in Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. Più della metà degli affetti ha tra i 15 e i 39 anni.
Un aumento che sarebbe causato, a detta del Ministero della Salute, al rifiuto dei vaccini. Secondo il Ministro Lorenzin è indispensabile intervenire rapidamente per rendere il vaccino fruibile, aumentandone l’accettazione e la richiesta da parte della popolazione. Proprio per questo, si dovrà promuovere una ulteriore campagna di sensibilizzazione per responsabilizzare i genitori e le persone non immuni di tutte quante le età affinché non rinuncino all’opportunità di prevenire la malattia che in alcuni casi può rivelarsi anche letale. La Lorenzin ha poi comunicato che attiverà tutte le procedure per garantire che gli obbiettivi del piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale vengano realizzati e per far sì che le coperture vaccinali vengano incrementate.
Cos’è il Morbillo?
Gli esperti del settore dicono che il morbillo non è una malattia da sottovalutare in quanto esso potrebbe portare a complicanze e mettere a serio rischi, quindi, la vita delle persone. Solitamente colpisce i bambini da 1 a 3 anni e si trasmette soltanto da uomo a uomo. In genere non presenta sintomi gravi ma in alcuni casi può portare alla morte, qualora ci siano delle complicazioni come le infezioni batteriche ovvero l’otite media, la diarrea, la polmonite, la laringite e le encefaliti.