Il prossimo 11 giugno Thiene torna alle urne per le nuove elezioni comunali e con Maurizio Fanton tracciamo un bilancio del lavoro svolto come assessore ai servizi sociali alla persona e alla famiglia, rapporti con le associazioni del volontariato sociale ed integrazione.
Assessore Fanton quale stile ha caratterizzato il suo assessorato?
“Su tutto l’ascolto, sia nostro che da parte del cittadino – sbozza così il proprio bilancio l’assessore Fanton – Col mio assessorato l’amministrazione comunale di Thiene si è resa fortemente vicino alle persone, creando un ponte con le associazioni del territorio. Abbiamo fattivamente dato dimostrazione di particolare attenzione al sociale a tutto tondo”.
Bilancio entusiasta e positivo quindi?
“Più che positivo – continua Fanton – E’ stata un’esperienza di lavoro molto bella, con una sinergia tra i vari assessorati che tramite il filo conduttore comune del sociale hanno reso Thiene una cittadina speciale da vivere. Sono stati 5 anni intensi e pieni di ricchezza umana, dove ho potuto portare i valori con cui sono cresciuto, dati dalla mia formazione nel cammino tra le parrocchie e quell’attenzione particolare verso chi ha bisogno di una mano”
Nessuna critica è stata mai lanciata al suo operato?
“E’ impensabile quando si cerca di fare qualcosa che non ci siano delle critiche – ammette l’assessore – Ma di fondo quando sono costruttive ben vengano, non possono far altro che migliorare una veduta ampia e raggiungere al meglio il proprio obiettivo”.
Può fare un esempio ?
“Prenda l’Asilo Nido “Arcobaleno”. Con la nostra amministrazione abbiamo cambiato il sistema di gestione – punta dritto Fanton – Quando abbiamo messo in campo l’idea posso assicurare che le critiche non sono mancate. Le abbiamo ascoltate, recependone la costruttività, contribuendo a migliore il servizio proposto. Ora ci troviamo con una struttura che ha visto aumentare il numero di iscritti, grazie al cambio di gestione meno rigida”.
Nel suo intimo cosa pensa di aver dato a Thiene?
“La semplicità dell’ascolto e dello stare vicino alle persone. Quando nel 2012 ho iniziato quest’avventura avevo in mente idee semplici: il contatto con le persone e la realtà dei cittadini – continua Fanton – Ci sono tanti progetti che dalla carta sono diventati realtà tramite il mio assessorato, oltre che un piacere ricordarli è un onore perché si sono realizzati grazie all’impegno di tante persone: giusto un anno si tagliava il nastro d’inaugurazione del centro diurno per anziani “Il Melograno”, gli “Orti comunali” che nella loro semplicità hanno coniugato età e lavorazioni diverse, facendo trovare a fianco al pensionato che coltiva i propri ortaggi lo studente avviato nel progetto di scuola o lo straniero con le sue colture tipiche del proprio paese. Ci sono davvero tanti progetti che lasciamo in custodia a Thiene, non ultime le iniziative avviate con varie associazioni: “Comuni contro la Mafia”, “Contro la pena di morte”, “Comuni per la pace” e la “Marcia per la Pace,Perugia-Assisi”. Con il mio assessorato ho accolto più che volentieri i progetti di tante associazioni, supportandole ma facendo in modo che poi si autofinanziassero, quindi a spese zero per la nostra comunità”.
Capitolo profughi, parola che ai più fa venire i brividi. A Thiene come è andata?
“L’accoglienza diffusa attuata a Thiene è stata, e continua ad esserlo, un ottimo esempio di come si può affrontare l’emergenza profughi – precisa Fanton -Avendo come riferimento associazioni serie, il tutto si è svolto senza impattare nella comunità, anzi. Sono orgoglioso di come i cittadini hanno risposto a questa ‘novità’, facendosi coinvolgere”.
Un progetto che non è riuscito a concludere?
“Purtroppo sì. Puntavo a far decollare il lavoro in ente tra varie enti ed associazioni, in modo da dare una risposta tempestiva e fattiva al cittadino di fronte ad una problematica – spiega l’assessore Fanton – Mi spiego meglio: quanto semplice sarebbe gestire un’esigenza, legata ad esempio ad un familiare con disagio, usufruendo di uno ‘sportello web’ che fornisca la mappa dei servizi presenti sul territorio? Un ampliamento dei servizi che offriamo col nostro assessorato, volto ad ottimizzare l’offerta o l’aiuto da dare, senza che le persone si trovino a girare tra i vari uffici”.
Paola Viero