Non c’è nessun favoritismo dietro il reintegro del personale di Pasubio Group nel comune di Schio, ma solo l’applicazione di una norma che al momento, su 9 aventi diritto, pare interessarne 5.

Lo spiega il sindaco Valter Orsi, attaccato dalle opposizioni per aver deliberato la possibile riassunzione in comune di alcuni ex dipendenti che nel 2000 furono trasferiti nell’azienda partecipata, che da poco è stata venduta.

Una mossa che era stata giudicata un ‘giochino’ per dare una mano a qualcuno (una persona nello specifico) a scavalcare le liste di attesa con chi ha partecipato ai bandi e che aveva scatenato critiche e polemiche.

Commenti che non sono piaciuti al sindaco Valter Orsi, che rigetta con forza le accuse e spiega le motivazioni.

“Sul tema del possibile reintegro del personale, ex dipendente del comune, come su tutto il tema della vendita delle quote societarie di Pasubio Group, il nostro operato è stato corretto e garantista nei confronti dei cittadini, in primo luogo, ma anche dei dipendenti di Pasubio Group e del Comune di Schio – ha spiegato il primo cittadino Orsi – In prima persona ho partecipato alla costruzione del Patto Sindacale Interno a Pasubio Group, collaborando con le rappresentanze sindacali, a garanzia del futuro occupazionale di tutti i dipendenti. In questo senso ci eravamo già mossi nel momento in cui è stato elaborato il bando per la vendita delle quote societarie, inserendo la ‘clausola di salvaguardia per il personale’. A garanzia del rispetto di questo patto, Asco Piave, società vincitrice del bando, ha infatti già versato 2 fideiussioni di 500mila euro ciascuna, condizione imprescindibile per la firma del contratto di cessione, che è avvenuta lo scorso 3 aprile. Considerato però che la normativa di settore prevede anche la possibilità per gli aventi diritto, cioè per gli ex dipendenti del Comune, di essere riammessi nell’organico comunale, abbiamo ritenuto nostro dovere dare loro anche questa possibilità – ha proseguito il sindaco – Ad oggi si tratta di 9 persone (3 impiegati amministrativi, 1 impiegato tecnico e 5 operai). La giunta comunale scledense si è espressa in tal senso nella seduta del 22 marzo scorso e, da allora, sono pervenute al protocollo del comune 5 richieste di riammissione, sulle 9 possibili. Tutte le richieste saranno valutate nel rispetto e nei limiti della stringente normativa applicabile al turn-over nel pubblico impiego. E’ inconfutabile comunque, che i dipendenti che attualmente lavorano in Pasubio Group sono ben conosciuti in Comune, dove avevano lavorato fino al 2000, e che vantano esperienza in un settore tutt’ora strategico per il Comune di Schio, che seguirà le procedure di gara relative all’Atem Vicenza 3 – Ambito Territoriale del Settore per la distribuzione del gas naturale – gara che coinvolge ben 43 Comuni. Il 5 aprile, inoltre, si è svolto, in Pasubio Group, l’incontro con le Rappresentanze Sindacali Aziendali. Il nostro confronto è stato sereno e di reciproca soddisfazione per il percorso intrapreso, che garantisce, in ogni caso, la salvaguardia dei posti di lavoro, ma da’ anche possibilità di scelta a chi desidera ritornare a lavorare per il nostro comune, così come condiviso con le rappresentanze sindacali interne alla società. D’altronde – ha concluso Valter Orsi – non avrei potuto comportarmi diversamente. Il tema del lavoro, della sua salvaguardia e della  promozione di nuove occasioni, è sicuramente per me, sia nel mio ruolo di Sindaco di Schio che di Consigliere provinciale delegato, un tema fondamentale, su cui il mio, il nostro impegno è massimo”.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia