In prima linea a fronteggiare le emergenze, a prestare soccorse alle persone, ma dimenticati dallo Stato. In Veneto i 1000 volontari dei Vigili del Fuoco sopravvivono grazie ai contributi dei Comuni.

A denunciarlo Silvia Rizzotto consigliere regionale e capogruppo della lista Zaia Presidente: “Operano in 38 distaccamenti provinciali, gestiscono l’emergenza, hanno un forte legame col territorio ma sono costretti ad elemosinare soldi dagli enti locali – continua la consigliera- Per questo è stato presentato un Progetto di Legge per sostenere il personale volontario dei Vigili del Fuoco che operano in Veneto”.

Tempi duri anche per i protetti di Santa Barbara, in particolare per i vigili del fuoco discontinui afflitti da anni dalla piaga del precariato, preparati quanto i volontari ma senza le garanzie dei colleghi permanenti. Anche per loro la Regione del Veneto si attiverà per fare pressing al Governo, chiamando all’appello anche altre assemblee regionali: “In Consiglio regionale all’unanimità abbiamo approvato una mozione che chiede al Governo di aumentare gli organici effettivi dei Vigili del Fuoco – spiega Rizzotto – I bandi inoltre dovrebbero tenere conto della presenza già attiva nel territorio dei ‘precari’, che lavoro come professionisti, ma che vengano chiamati in servizio solo quando c’è da colmare una carenza di organico”.

Professionalità, territorialità ed abnegazione, queste le qualità che il Veneto riconosce ai pompieri, spesso costretti a lavorare chiedendo in prestito le dotazioni di base tra i vari Comandi provinciali, anche convenzionandosi tra loro, per poter agire velocemente nei numerosi interventi che le risorse regionali non sono più in grado di coprire.

Applauditi e ricoperti di belle parole nelle calamità e nelle emergenze da Roma, lavorano ad oltranza spesso con mezzi datati ed insufficienti, con stipendi inadeguati e pagati in ritardo, eppure non si fermano. “Le nostre risorse sono sempre più limitate, sarebbe ora che il Governo si impegnasse con fatti concreti, sostenendo e valorizzando il loro lavoro – conclude la Rizzotto”.

P.V.

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