Si preannuncia un martedì sera intenso a Sarcedo, con i comitati del ‘no’ all’accoglienza dei profughi pronti a manifestare in centro contro l’arrivo in città di alcuni richiedenti asilo.
All’inizio i richiedenti asilo dovevano essere 50, come aveva dichiarato il sindaco Luca Cortese che aveva ricevuto l’avviso direttamente dalla prefettura. Numero poi messo in stand-by grazie alla ricerca di un accordo tra il primo cittadino e il prefetto Umberto Guidato, che ha ascoltato le lamentele di Cortese, totalmente contrario all’accordo tra prefettura e privati che avrebbe permesso l’arrivo di un numero così elevato di profughi.
E anche se ancora non si sa quanti migranti saranno accolti nell’ex ristorante, Vicenza ai Vicentini, PrimaNoi Ordine Sociale Alto Vicentino, hanno deciso di scendere in piazza per dire la loro.
“Dopo l’esplosione del caso di Sarcedo e le rimostranze del Sindaco che ha definito inaccettabile la scelta della prefettura di utilizzare un ex ristorante del paese per accogliere 50 richiedenti asilo, e a margine delle prese di posizione critiche di comitati e movimenti politici contrari all’accoglienza dei migranti verso la stessa prefettura, ma pure nei confronti del sindaco per aver accettato di collaborare con l’ufficio territoriale del governo al progetto di accoglienza diffusa, l’associazione Vicenza ai Vicentini, il comitato spontaneo PrimaNoi, e l’associazione Ordine Sociale Alto Vicentino, annunciano in queste ore di aver promosso per martedì 14, dalle 20.30, un presidio di protesta nel cuore del paese”, spiegano in coro i comitati.
‘No’ ad ogni tipo di compromesso quindi, per i gruppi promotori che ribadiscono la loro contrarietà ad un “governo responsabile di tutto quanto sta accadendo sul fronte immigrazione”.
“Perfino il Consiglio d’Europa ha contestato i pochi rimpatri effettuati dallo Stato italiano e la facilità con cui concede i permessi di soggiorno per motivi umanitari – hanno spiegato – L’accoglienza diffusa di cui tanto si parla e a cui si è aggrappato Luca Cortese, è una bufala gigantesca della quale solo chi è mosso da scelte di natura ideologica può sostenere senza vergogna”.
L’iniziativa di martedì sera è l’ennesima protesta inscenata nel vicentino da quando due anni fa sono arrivati i primi sostanziosi numeri di richiedenti asilo sparsi soprattutto tra il capoluogo e l’alto vicentino. “Per quanto ci riguarda è di vitale importanza non cadere nell’assuefazione in una questione che è tanto centrale quanto gravosa per i destini dell’intera comunità nazionale – hanno commentato i promotori della manifestazione – Dobbiamo vigili come sentinelle, pronti a collaborare organicamente tra cittadini e comunità che condividono i contenuti di chi ha scelto di stare dalla parte della propria gente in aperta ostilità con chi ha sposato un insensato solidarismo che risulta dannoso per noi tutti come per i sedicenti profughi a cui destiniamo un futuro di false aspettative. L’ apparente accordo che sembra aver scongiurato, al momento, l’ arrivo dei migranti, non sposta di una virgola la gravità del problema. Inviteremo quindi il sindaco di Sarcedo a tenere alta la guardia – hanno concluso – e a non indulgere in ulteriori cedimenti al compromesso con la prefettura, dimostratasi interlocutore altamente inaffidabile. Il sindaco ascolti i propri concittadini, non le false promesse del prefetto”.
Stasera, intanto, la giunta Cortese sarà impegnata in un incontro pubblico perchè sente il bisogno di informare il paese di quanto sta accadendo e può sfuggire di mano ad un’amministrazione che potrebbe avere le mani legate. Si tratterà di un civile confronto tra istituzioni e sarcedensi, senza slogan politici o pagliacciate. Qualcosa di cui sente il bisogno il primo cittadino Cortese, che ha sempre preferito la linea del dialogo che costruisce e non le manifestazioni inconcludenti.
di Redazione Altovicentinonline