“La Pedemontana veneta rappresenta solo uno specchietto per le allodole: la manovra economica che dovrebbe salvare il progetto è in realtà un modo per mettere le mani nelle tasche dei veneti e per andare a rimpinguare settori che per il Governo veneto sono in grave deficit, sia tecnico che di visibilità”.
Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle Jacopo Berti e Manuel Brusco.
“Questo è uno specchietto per le allodole – spiega Manuel Brusco – la realtà di questa manovra è ben diversa; Zaia vuole aumentare le tasse ai veneti con la scusa della Pedemontana, mentre mira solamente ad incamerare ingenti risorse da utilizzare nei settori in cui il Governo regionale è in seria difficoltà. Se ne è parlato questa mattina durante la riunione della Seconda Commissione consiliare, nella quale non è arrivato alla votazione il Parere sul Progetto di Legge n. 228, relativo appunto alla variazione di Bilancio proposta da Zaia”.
“Come opposizioni – prosegue Brusco – abbiamo chiesto che la votazione sia rinviata, in quanto non sono stati rispettati i termini previsti dal regolamento, al fine dell’inserimento nell’ordine del giorno di questo punto. La richiesta di integrazione, infatti, è giunta solamente nella mattinata di ieri. E non è tutto. Non ci sono neanche stati dati i documenti citati da Zaia durante la sua presentazione in aula consiliare, quindi non abbiamo potuto prendere visione dei pareri resi dall’Avvocatura nazionale, del verbale della riunione con l’Anac e dello schema di variazione contrattuale”.
“E con queste premesse – chiosa Manuel Brusco – Zaia vuole mettere le mani nelle tasche dei veneti, accendendo un mutuo di 300 milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti, mutuo che sarà ripianato con rate annuali da 16 milioni e mezzo di euro”.
“Peccato che la manovra di Zaia porterà 220 milioni di euro all’anno nel portafogli della Regione – denuncia il capogruppo M5S in Consiglio regionale Berti – a questo punto è chiaro il gioco di Zaia: pescare dalle tasche dei veneti per i settori in cui è in difficoltà, come rischio idrogeologico, trasporti e sociale”.
“Abbiamo già visto questo triste scaricabarile da parte di Zaia – conclude Jacopo Berti – ogni volta è colpa di qualcuno, dal ‘Fiscal Compact’ a ‘Roma Ladrona’. Ma il tema è sempre quello, ovvero un disastro scritto, fatto e confezionato da vent’anni di governo del Centro – Destra. E, come al solito, chi fa i disastri chiede poi ai veneti di pagare il conto”.
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