Costringeva i suoi allievi a bere urina, a farsi tirare i capezzoli, a girare nudi nei boschi e a mangiare muschio. Chi non si ‘piegava’ al volere dell’allenatore veniva escluso dalla gara di campionato.
Ha patteggiato la condanna ad un anno di carcere davanti al giudice Venditti il coach di football americano, accusato di violenza privata e violenza sessuale su alcuni ragazzini di una squadra di football di under 18. I fatti approdati ieri in un’aula di tribunale risalgono al settembre 2011 e sono ambientati ad Asiago, in particolare in località Sasso, dove la squadra era in campeggio e si allenava in vista del campionato.
Maurizio Franco Vismara, 59 anni, avrebbe approfittato della situazione per ‘iniziare’ i ‘suoi’ ragazzi a dei riti molto umilianti, compresi abusi sessuali, come farli spogliare nudi e ‘provocare’ le loro parti intime. A queste scene avrebbero dovuto assistere i maggiorenni e tra le accuse, ci sono anche casi di penetrazione sessuale.
Insomma, un vero e proprio incubo per quei giovanissimi atleti che dovevano sottostare alle morbose attenzioni del coach che li minacciava di non convocarli per le competizioni di campionato. Un incubo per quelle vittime, poco più che bambini, che di certo non dimenticheranno più quanto subito da chi avrebbe dovuto insegnare loro ben altro.
‘Pratiche per cementare il gruppo – si è sempre difeso il coach di origini milanesi – pratiche e riti utilizzati in America’. Vismara era già stato condannato per fatti simili a tre anni di reclusione, sempre per violenza sessuale nei confronti di un suo atleta di appena sedici anni, del quale aveva abusato all’aeroporto di Malpensa prima di una trasferta. Condanna divenuta definita. Ancora prima , sempre per violenza sessuale, ma nei confronti di una 13enne.
Ieri aveva chiesto il patteggiamento a 9 mesi, ma il giudice ha inflitto un anno che dovrà scontare in prosecuzione degli altri tre anni.
N.B.