L’obbligo allo sfalcio ad Arsiero c’è ma solo da oggi si vede. E l’amministrazione si mette in prima linea per ricordare ai cittadini che la salvaguardia delle aree pubbliche passa anche per la corretta manutenzione delle zone private.
L’ordinanza, emessa già nel 2010 in conformità agli obblighi del nuovo codice della strada ma mai messa veramente in pratica, prevede per i proprietari dei fondi laterali alle strade collinari il dovere di tenere pulite le zone per una fascia di tre metri dal limite della carreggiata, ossia la striscia bianca laterale della strada, mantenendo in buono stato le sponde dei fossi ed i muri di contenimento, per permettere più sicurezza per chi transita, maggior visibilità e diminuire i pericoli di incendi boschivi accidentali. In centro storico i cittadini devono fare attenzione affinché i rami di alberi e siepi non si protendano sul marciapiedi o sulla pubblica via.
L’operazione di pulizia è iniziata nei punti dove era più grande la necessità di intervento. I privati hanno risposto all’appello e dove questo non era possibile è intervenuto il comune per una grande operazione di taglio che ha già interessato località Pria, Tezze-Ratti, Tartura, via San Marco per le strade comunali e tutto il tratto di provinciale che dalla biforcazione con la direttissima di Tonezza svolta verso Castana e la Val Posina. L’ordinanza verrà ora apposta anche nella Val di Riofredo e Busati, Val di Tovo, Val di Ferro e a seguire in altre località.
‘Sono grata ai cittadini – ha fatto sapere il sindaco Tiziana Occhino, aiutata nell’opera di informazione dai consiglieri Claudio Comparin e Gianantonio Vettori – che hanno capito come questa ‘imposizione’ è un bene per la collettività. In alcuni punti qualcuno inizia a pulire sulla scorta del buon esempio di molti anche senza la ‘paura’ di incorrere nella sanzione amministrativa conseguente all’inadempienza. A dimostrazione del fatto che laddove ognuno fa la sua parte, il singolo e l’amministrazione che rappresenta la collettività, i costi della manutenzione sono paragonabili a zero e la gestione del territorio e delle strade che su di esso insistono in prospettiva costerà meno per tutti’.