E’ iniziata con uno scambio di accuse ma è finita con un accordo, la discussione sulla mozione dei consiglieri di minoranza Carlo Cunegato e Giovanni Battistella che, in merito alla riorganizazione delle Ulss 4 e 3 (Bassano e Alto Vicentino) avevano chiesto che il comune istituisse una commissione di sorveglianza che vigilasse sulla stabilità dei servizi nel territorio. Commissione inizialmente bocciata, ma poi ‘rivista’ grazie ad un emendamento e approvata all’unanimità.
E’ un tema caldo, quello della Sanità, che da mesi ‘infiamma’ commissioni e incontri per la preoccupazione e la voglia di chiarezza che le istituzioni stanno dimostrando dopo che, dall’inizio dell’anno, la Sanità veneta ha subito alcune modifiche.
Cambiamenti che toccano da vicino un territorio che ha ‘sfoggiato’ fino a poco tempo fa servizi da manuale e professionismo definito ‘eccellenza’ a livello nazionale, ma che sta cominciando a subire un gioco al ribasso al quale i sindaci, diretti responsabili del settore, cercano di far fronte.
La mozione di Carlo Cunegato (leader di TesSiamo Schio) e Giovanni Battistella (capogruppo del Pd), è stata discussa a due giorni dall’importante incontro pubblico che si è tenuto a Schio con il proposito di spiegare ai ‘comuni mortali’ le conseguenze pratiche della riforma sanitaria e la loro ricaduta nelle abitudini dei cittadini. Una serata durante la quale il direttore generale Giorgio Roberti aveva chiaramente lasciato intendere che la sanità oggi è concepita in gran parte come business, da chi la gestisce e durante la quale il sindaco di Schio Valter Orsi, aveva dichiarato con il tono della minaccia “se si svuota l’ospedale ho già pronto un avvocato per andare diretto alla Corte dei Conti a Roma e a Bruxelles”.
Parole che ieri sera, nella seduta di consiglio comunale, Cunegato ha definito una “buffonata populistica, usata per sparare alla pancia della gente con il solo scopo di ottenere consensi da parte di chi non è in grado di capire i tecnicismi della gestione del settore Sanità. Invece di studiare un percorso politico e usare strategie concrete per fare in modo che i servizi sanitari e sociali non si tocchino, il sindaco promette di dare battaglia a giochi fatti, come se, una volta svuotato l’ospedale, andare alla Corte dei Conti fosse utile”.
Accusa che non è piaciuta al sindaco Orsi, che ha sottolineato l’intenzione del consigliere di offendere per motivazioni politiche. Ma non è stato solo per questo che Orsi, supportato dalla maggioranza, ha dichiarato l’intenzione di non votare la mozione. “Ci sono già sistemi di vigilanza per tutelare il territorio – ha spiegato il sindaco – oltre alla Conferenza dei Sindaci della Ulss 4 (che ora si chiama Comitato del distretto 2 della Ulss 7, ma che in effetti è composto sempre dai 32 primi cittadini dell’Alto Vicentino), ci sono commissioni Sanità. E ci sono gli amministratori locali di tutti i comuni, voi compresi, che possono monitorare costantemente”.
Tutto questo, per far capire a Cunegato l’illogicità della sua richiesta, sottolineando che il consiglio comunale ha uno strumento diretto, definito con tanto di regolamento, per istituire una commissione. Un’affermazione che suonava un po’ come una provocazione, ma che il consigliere ha colto al balzo per ribaltarla a suo favore, sempre con l’intento “di dare servizio ai cittadini e tutelare il territorio sul tema Sanità”. Accordo compiuto, grazie un emendamento che ha demandato al sindaco il compito di istituire una commissioneconsiliare di studio e ricerca che abbia l’obiettivo di vigilare sulla qualità dei servizi socio sanitari a seguito della riorganizzazione delle ULSS vicentine, della quale Carlo Cunegato sarà presidente.
“Mi occuperò direttamente della questione – ha spiegato il consigliere – Sono però intenzionato a collaborare e confrontarmi con i sindaci del territorio, con i professionisti competenti in materia socio-sanitaria e chiunque ne sappia più di me in una materia così delicata”.
A.B.