Gelo e neve non hanno fermato la carovana di Missionland di Carrè, che il giorno dell’Epifania è arrivata nelle zone terremotate del centro Italia con una calza della Befana piena di regali che fanno davvero la differenza.
Due roulottes, finanziate dal Lions Club Thiene Host, sono state infatti consegnate a due famiglie di Città Reale e nonostante la neve e il freddo intenso ce la mettessero tutta per ostacolare gli aiuti, la comitiva proveniente da Carrè ha fatto il giro di molte frazioni per consegnare calze contenenti prodotti offerti da aziende dell’Alto Vicentino.
Roberto Maculan, fondatore di Missionland, è partito con amici volontari il 5 gennaio da Carrè ed è rientrato ieri e dei due giorni trascorsi con la Protezione Civile e i terremotati del centro Italia ha un ricordo misto di nostalgia ed entusiasmo.
“Da anni ci occupiamo di portare aiuto a chi ne ha bisogno – ha spiegato Maculan – Andiamo in zone di guerra, dove ci sono profughi
e gente disperata. Ora era il turno del centro Italia, devastato dal terremoto questa estate. Ormai non vivono più una situazione di emergenza, sono nella fase della ricostruzione. Le necessità sono tantissime. Abbiamo chiesto aiuto al club fuoristrada di Marche e Umbria, al quale avevamo chiesto dieci auto per muoverci. Ce ne hanno portate ventisei”.
Neve, ghiaccio, freddo polare e strade mai aperte dagli spazzaneve non hanno fermato la corsa di Missionland, che oltre alle due roulottes donate dal Lions, con sé aveva bancali di cibo di ogni genere, frutto della collaborazione e del cuore d’oro di molte aziende dell’Alto Vicentino.
“L’idea era nata a inizio dicembre. La risposta del territorio ce l’aspettavamo, ma non avremmo mai immaginato che gli imprenditori avrebbero avuto un cuore così grande – ha sottolineato Maculan ancora con gli occhi lucidi e la soddisfazione di chi sa di avere fatto qualcosa di concreto – Abbiamo
portato in centro Italia 5 quintali di crauti e sottaceti di Zuccato, 100 panettoni di Filippi, caramenelle di Vicentini, chili di torrone di Fontaniva, 500 scatole di cioccolata, 200 scatole di cantucci, vini di Breganze, giocattoli di Munari e tanto altro. Avevamo bancali di roba, abbiamo davvero fatto felici tante persone e bambini”.
Le roulottes poi sono un capolavoro della solidarietà. “Le abbiamo portate nei nostri capannoni e le abbiamo messe a nuovo – ha spiegato Maculan – Abbiamo messo impianti elettrici, per evitare il rischio di pericolo di quelli a metano. Recuperiamo i mezzi da disusi o da campeggi e li adattiamo con nuova tecnologia”.
Una carovana della solidarietà, ma talmente curata nei dettagli da riuscire a stupire il sindaco di Accumuli, la Protezione Civile locale e gli sfollati stessi.
“Le donne che erano con noi si sono vestite da befane – ha raccontato Maculan – Siamo andati nelle contrade tra i boschi, dove in alcune zone ci sono 1 o 2 abitanti. Le strade erano chiuse dalla neve ma con i fuoristrada siamo arrivati lo stesso. Abbiamo bussato alle porte delle case dove vedevamo fumo uscire dai camini. Incredibile lo stupore della gente che ci apriva, con quelle facce sorridenti e imbacuccate. Splendido il calore della loro accoglienza. Molti volontari della zona che si sono uniti a noi hanno messo a repentaglio le loro auto per raggiungere le contrade. Abbiamo bevuto il caffè in casa con i pastori, mangiato con la Protezione Civile e fatto festa nei container”. Piacevoli sorprese di una missione di solidarietà vera, organizzata fino all’ultimo dettaglio. E per passare nelle zone vietate? “Eravamo preparati anche a quello – ha concluso Maculan – Molte zone sono vietate altrimenti si creerebbe il caos totale. Per questo abbiamo creato un adesivo da apporre ai nostri mezzi. E con la ‘Befana antisismica’ siamo andati dappertutto”.
Anna Bianchini