Sarebbe una ‘costola’ dell’indagine che il 30 settembre 2015 portò alla ‘cacciata’ dell’Imam Sofiane Mezzerreg, per motivi di ordine pubblico. L’uomo, imam della moschea di Schio, come si ricorderà, ebbe gli onori della cronaca nazionale perchè, secondo l’accusa, istigava alla violenza contro il mondo occidentale ragazzi e anche bambini. Ieri, un provvedimento siglato dal Ministero degli Interni ha colpito ed ha avuto esecuzione immediata un imam, che aveva fondato un centro a Padova e che avrebbe avuto stretti contatti con i’Imam scledense. L’inchiesta ‘madre’ scattò dopo la segnalazione di alcuni islamici che segnalarono le ‘prediche’ dell’algerino che costrinse tre alunni di origine magrebina e di religione islamica di una quinta elementare a tapparsi le orecchie durante una lezione di educazione musicale, perché «ascoltare musica e utilizzare strumenti musicali è peccato».
Non solo, l’imam avrebbe istigato i più adulti all’utilizzo delle armi. Dopo quel provvedimento firmato dall’allora ministro degli Interni Angelino Alfano, le indagini continuarono per capire la rete di cui faceva parte il 36enne algerino, che nel 2015 venne bloccato mentre stava tornando in Italia dall’Algeria, dove aveva trascorso l’estate con la famiglia.
In questi giorni, l’attenzione della Polizia si era concentrata su un amico del 36enne, con cui sono emersi contatti strettissimi. Ieri il secondo provvedimento di espulsione nei confronti del marocchino trapiantato in Italia dal 2003 e residente a Padova dal 2007. Nel 2010, hanno spiegato ieri gli agenti, l’imam aveva sposato una moldava dalla quale aveva avuto una figlia.
Quindi la separazione nel 2012 con il Tribunale dei Minori di Venezia che aveva disposto il divieto di espatrio per la minore insieme al padre, per scongiurare il rischio che potesse portarla in Marocco. Tra le motivazioni che hanno portato al rimpatri, , anche il fatto che l’uomo aveva imposto l’uso del velo alla moglie ed anche alla piccola, dimostrando quindi una propensione all’integralismo molto marcata.
Lo straniero, rintracciato all’alba di martedì nella sua casa di Mortise, è stato accompagnato a Malpensa, da dove, scortato da poliziotti in borghese, è volato verso Casablanca.
di Redazione Altovicentinonline
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