Sono 15.240 i cittadini veneti che hanno trascorso in compagnia dell’influenza la settimana di Natale. Il virus, dalla sua comparsa, ha finora messo a letto 54.700 persone, con un’incidenza di 31 casi per diecimila assistiti, pari a meno della metà di quella nazionale, fissata a 72,3 casi per diecimila.

 

Il dato emerge dall’ultimo Rapporto Epidemiologico del Sistema di Sorveglianza dell’Influenza, redatto dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto e diffuso oggi dall’Assessore alla sanità Luca Coletto.

 

Osservando i tassi d’incidenza per classi d’età la fascia dei bambini (0-4 anni) rimane la maggiormente colpita con un’incidenza di 79,5 bambini ogni 10.000 (a livello nazionale tale tasso si attesta a 211,0). Anche la seconda fascia pediatrica (5-14 anni) ha registrato un forte incremento con un tasso vicino ai 38 casi ogni 10.000 (più del doppio rispetto alla settimana precedente).

Le classi di età centrali, invece, sono risultate costanti negli ultimi  giorni.

La fascia degli anziani (65+), seppur nel giro di una settimana abbia registrato un raddoppiarsi del tasso di incidenza, resta quella più bassa con un valore di 16 casi ogni 10.000 abitanti.

Rispetto alle stagioni precedenti, sembra esserci un  anticipo dell’incremento dell’incidenza simile solo alla stagione 2014-15 che aveva avuto un andamento anomalo, con un picco anticipato ed un’intensità più prolungata. Nelle prossime settimane si potrà valutare il comportamento della stagione attuale.

 

La sorveglianza delle forme gravi, appena avviata,  ha finora fatto registrare tre casi di polmonite in anziani con patologie pregresse.

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