Chi sono, cosa vogliono, cosa sanno i giovani dell’altovicentino? Lo dicono loro stessi nel video realizzato col progetto “Giolli” promosso dalla Rete per le Politiche Giovanili dell’Altovicentino, presentato pochi giorni fa nella Biblioteca Civica di Santorso.
Uno spaccato delle nuove leve dell’altovicento che avanzano,frutto di sei mesi di lavoro di un team composto da una ventina di giovani che hanno avuto la possibilità di partecipare a un corso sul montaggio video, realizzando un’indagine dove i giovani analizzano se stessi, grazie a “Giolli” sostenuto dai comuni di Santorso, Malo, Marano Vicentino, San Vito di Leguzzano e Valli del Pasubio.
Mettono sui piatti della bilancia la loro generazione definendola “nuova, veloce, simpatica, tenace, aperta”, peso contrabilanciato da un “troppo staccata e asociale” con rapporti fra loro troppo spesso affidati alle chat o ai social, che li porta a sconfinare nell’essere “pigri, chiusi, anonimi”, con scelte che sconfinano nell’omologazione come emerge nell’indagine svolta.
Un’analisi di loro stessi nel percorso di vita, contrapponendo le loro esperienze con le generazioni passate, con la comprensione del mutamento sociale. Un video tra i giovani, fatto dai giovani, dell’alto vicentino che raccontano di loro stessi, esprimendo il loro punto di vista sul territorio in cui vivono, sulle opportunità a loro dedicate o che vorrebbero ci fossero.
Paola Viero