Sono inquietanti i dati forniti dalle Ulss, compresa la numero 4 Altovicentino, che attestano in molti, tra il 2012 ed il 2014, abbiano usufruito di prestazioni sanitarie attestando il falso. In molti li chiamano ‘furbetti’, in realtà sono dei veri e propri furfanti che hanno dichiarato il falso per non pagare il ticket. Sarebbero circa 22mila i vicentini in tutto e certamente non la faranno franca, dato che riceveranno una multa con l’accusa di aver goduto senza averne diritto, dell’esenzione dal pagamento di ticket. Il calcolo è stato trasmesso dalla Regione Veneto alle aziende sanitarie. «Prima di far partire sanzioni e more verificheremo i nomi uno ad uno, per assicurarci che si sia effettivamente goduto di diritti non dovuti. Non vuol dire che siano tutti evasori», avvertono i direttori amministrativi delle Usl – Nei mesi scorsi la Regione Veneto ha incrociato tramite flussi informatici una serie di dati su redditi e servizi sanitari, trasmettendo a fine giugno alle Usl il calcolo di quanti, fra gli utenti che negli anni 2012, 2013 e 2014 si sono avvalsi della sanità regionale, secondo Venezia presentano delle anomalie.

In sostanza, quelli che si sono avvalsi di esenzioni per via del reddito ma apparentemente non ne avevano diritto. I numeri sono imponenti. Per l’esenzione di tipo «7R2» – pazienti oltre i 65 anni o bimbi meno di 6 – con un reddito lordo del nucleo familiare inferiore a 36.151 euro, risultano in tutto in provincia di Vicenza 8.548 presunti evasori. Nel triennio, secondo la Regione sono 3.257 nell’Usl 6 di Vicenza, 1.883 nell’azienda sanitaria dell’Ovest Vicentino, 2.065 a Bassano e 1.343 a Santorso. Ancora più alto il dato dell’esenzione «7RQ», quella che in base al reddito (se è inferiore a 29mila euro lordi) permette di comprimere i 10 euro di quota minima che accompagnano ogni ricetta. In tutto nel Vicentino, dal 2012 al 2014, su questo fronte risultano 13.689 presunti evasori, di cui 5.516 a Vicenza, 2.264 ad Arzignano, 4.117 a Bassano e 1.792 a Santorso.
I vertici delle Usl assicurano, attraverso le pagine del Corriere della Sera, che ogni singolo caso sarà analizzato a fondo. «Non vuol dire che questa sia tutta gente che ha evaso – ribadisce Zenere – li verificheremo uno a uno»..
«Ci aspetta un lavoro di verifica pesante, che richiederà mesi. È sempre complesso parlare di redditi, possiamo assicurare che ogni posizione verrà verificata. In ogni caso, proprio per evitare che si verifichino questi fenomeni, raccomandiamo agli utenti di prestare la massima attenzione nel dichiarare il reddito dei propri nuclei familiari. Per conto nostro da tempo chiediamo al nostro Cup, centro unico di prenotazione, di svolgere dei controlli approfonditi già nella fase iniziale».
di Redazione Altovicentinonline

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