Schiacciante risultato a Thiene con percentuali che la dicono tutta. Ha vinto il “NO” con 8093 voti (62,10%); per il “SI” 4940 voti (37,9%). Ha votato il 75,65 %.
In sostanza, quasi il doppio dei thienesi che sono andati a votare hanno detto no alla modifica della Costituzione. Per Gianni Casarotto, sindaco di Thiene, non era un voto politico, non c’era una destra o una sinistra schierati, perchè all’interno dei vari gruppi politici con diverse bandiere, c’erano divisioni.
Per il primo cittadino thienese, non si intravede un orientamento di voto per le amministrative che ci accingiamo ad affrontare nella ‘sua’ Thiene, dove l’amministrazioone comunale, sebbene lui non si sia mai sbilanciato ufficialmente, ben due incontri informativi sul referendum erano stati voluti fortemente e presentati dal Presidente del Consiglio Bruno Binotto, tesserato del Pd.
Per Casarotto, è significativa l’affluenza alle urne, voglia di partecipazione dei thienesi, che hanno bocciato la riforma costituzionale come si cancella con la spugna una scritta sulla lavagna. ‘Da questo referendum traspare un forte spirito democratico che dobbiamo rispettare’.
‘Questa è la dimostrazione che le grandi riforme devono essere condivise dalle parti politiche – ha detto stamattina Giovanni Casarotto – questo referendum ha avuto una lettura molto ampia e gli schieramenti, ribadisco, erano troppo divisi sul si e sul no. Il vero banco di prova sarà la legge elettorale che attualmente è sotto la lente d’ingrandimento per possibili parti incostituzionali’.
Sindaco, i thienesi non vogliono le riforme?
Tutti le vogliono le riforme, ma all’atto di decidere, come è accaduto ai tempi di Silvio Berlusconi, gli italiani preferiscono non cambiare. Questo è perchè non c’è una maggioranza forte’.
Anna Bianchini