In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dal 19 al 27 novembre 2016, AVA – Alto Vicentino Ambiente lancia il progetto doggy bag: 100 ristoranti del territorio potranno offrire ai propri clienti la possibilità di portare a casa il cibo avanzato in modo sicuro e igienico.

 

Ogni anno nel mondo viene sprecato oltre un terzo del cibo prodotto, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate: i costi ambientali associati a tale spreco corrispondono a circa 250.000 miliardi di litri d’acqua, 1,4 miliardi di ettari di terra e circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2 emessi in atmosfera.

 

A fronte di questi numeri e coerentemente con la Direttiva Europea 2008/98/CE sulla prevenzione dei rifiuti, AVA ha scelto di sviluppare un progetto rivolto a promuovere l’abitudine di conservare il cibo avanzato per consumarlo in un secondo momento, in un’ottica di sostegno alla lotta contro gli sprechi alimentari.

 

cibo-avanzatoPer questo l’Azienda ha deciso di avviare il progetto doggy bag, iniziativa che rientra all’interno dell’edizione 2016 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. I ristoranti del bacino d’utenza di AVA – 32 Comuni dell’Alto Vicentino, con una popolazione totale di circa 185.000 abitanti – sono invitati a prendervi parte, offrendo alla propria clientela un modo sicuro e igienico per portare a casa l’eventuale cibo avanzato durante il pasto: una vaschetta biodegradabile e compostabile che riporta il logo di AVA.

 

Carlo Lovato, Presidente di Alto Vicentino Ambiente, afferma: “I primi 100 ristoranti che aderiranno al progetto – su invito di AVA oppure spontaneamente, con una mail all’indirizzo
comunicazione@altovicentinoambiente.it – riceveranno in dotazione uno stock di doggy bag di diversi formati, fino a esaurimento delle scorte, insieme a un adesivo da inserire come vetrofania, per rendere ben visibile ai clienti la possibilità di richiedere questo servizio.
logo_jrIl progetto avrà durata annuale e si prevede che entro la fine dell’anno vengano stampate 10.000 doggy bag, da consegnare ai ristoratori coinvolti in proporzione alla dimensione e al fatturato dei loro esercizi. Scopo del progetto è promuovere il riutilizzo del cibo avanzato al ristorante, farne una pratica condivisa e non più una fonte di imbarazzo. Sarà l’occasione per promuovere un consumo del cibo responsabile, che porti a evitare gli sprechi e dunque, di conseguenza, a una riduzione nella produzione di rifiuti”. 
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