L’avvicendamento è alle porte e sta facendo il giro dei comandi provinciali per salutare e stringere la mano ai suoi uomini, a tutti quei militari con cui ha condiviso tre anni di grandi soddisfazioni. Il generale di brigata Maurizio Detalmo Mezzavilla, comandante della Legione Carabinieri del Veneto ieri è stato a Vicenza. A succedergli, il generale di brigata Giuseppe La Gala, proveniente dal comando generale e ‘molto legato’ al territorio veneto. E’ stato infatti comandante della compagnia di Thiene dal 1985 al 1989.
Ieri, al saluto di commiato del generale Mezzavilla c’erano le massime autorità vicentine, che non sono volute mancare a quello che è stato un vero e proprio evento.
Alla presenza del Colonnello Alberto Santini, comandante provinciale dell’Arma di Vicenza, del prefetto, del questore, del comandante provinciale della Guardia di Finanza e delle massime autorità civili del territorio, Mezzavilla ieri, ha incantato chiunque ha avuto la possibilità di ascoltare le sue parole, fatte di concretezza ed esperienza sul campo.
Chi è stato ai suoi ordini lo ricorderà sicuramente per quel suo mix di autorevolezza e umanità. Rigore e dialogo costante con i militari, che indossano una divisa che deve incutere rispetto per lo Stato. Ma che è soprattutto il punto di riferimento dei cittadini, che nella figura del carabiniere non devono vedere qualcuno di cui aver timore, ma un punto di riferimento per ogni problema quotidiano. A tal proposito, Mezzavilla ha voluto confortare i presenti dando dei dati importanti. I furti ed i reati predatori in genere hanno subito un calo del 10 per cento. Il risultato della presenza dello Stato sulle strade. Il comando di Mezzavilla ha incarnato proprio il cosiddetto concetto di polizia di prossimità. Quello delle forze dell’ordine vicine agli imprenditori, che possono contare sui controlli delle loro ditte, dei cittadini che possono dormire sogni tranquilli sapendo che a vigilare sulle loro case e sui loro beni c’è chi lavora per loro. Ma non solo. E’ stata altissima l’attenzione sulla ‘piaga’ dei giorni nostri, come le truffe telematiche.
Dei tre anni di comando di Mezzavilla, se pensiamo all’Alto Vicentino, balza il ricordo del tentato sequestro del nipote del ‘re della birra’ Bassan, che stava per essere trascinato sull’auto di chi aveva pensato ad un riscatto. Un fatto di cronaca gravissimo che ebbe gli onori delle pagine nazionali. Fu grazie ai carabinieri che il giovane sfuggì alla cattura, proprio mentre con la madre, era appena uscito di casa a Thiene.
Ieri, Mezzavilla ha fatto menzione ai 5 arresti di Asiago dell’altra notte, dove, grazie al capillare controllo del territorio, è stato possibile consegnare alla giustizia un branco di ragazzi, che in tempo record, sono stati bloccati, ammanettati e condannati.
Natalia Bandiera