Dopo tante polemiche la Messa dei Caduti per le celebrazioni del 4 novembre si farà.

Lo comunica Paola Lain, sindaco di Malo, dopo aver appreso dal parroco l’intenzione di accettare l’invito a celebrare la funzione religiosa.

“Si è creato un problema dove non c’è mai stato – ha commentato il primo cittadino – “I bambini e i ragazzi delle scuole hanno partecipato alla cerimonia anche lo scorso anno proprio perché sono arrivati dopo la sfilata del corteo e dopo la Santa Messa. Questo per rispettare quanto prevede la legge in relazione alla laicità dello Stato, che pone una serie di limitazioni agli atti di culto, in questo caso particolare, fuori dalla scuola in orario scolastico”.

L’amministrazione comunale ha così messo fine alle polemiche per la soppressione della tradizionale Messa solenne in onore dei Caduti, che era stata cancellata per fare in modo che i ragazzi delle scuole potessero partecipare alla celebrazione del 4 novembre in orario scolastico, senza creare problemi con quanto stabilito dalle leggi italiane, che in uno stato laico non prevedono celebrazioni religiose durante lo svolgimento delle lezioni, eventi culturali o commemorativi compresi.

“Quest’anno, considerata anche la mostra sulla Grande Guerra allestita dagli Alpini che ha luogo nella loro sede e l’enfasi dovuta alle celebrazioni del centenario del primo conflitto mondiale, il gruppo di lavoro composto dall’assessore all’istruzione, dall’assessore ai rapporti con le associazioni e dai rappresentanti di varie associazioni combattentistiche e non, hanno pensato di coinvolgere maggiormente il mondo della scuola facendo partecipare bambini e ragazzi non solo alla cerimonia commemorativa di fronte al monumento ai caduti, ma anche alla sfilata e alla S. Messa. Questo intento, più che buono nelle intenzioni, ha creato delle problematiche dato che il dirigente scolastico e i docenti devono tenere in conto di tutti gli aspetti, compreso quello degli alunni di diverso credo religioso, che avrebbero dovuto essere dislocati in altro luogo per il solo tempo della durata della funzione religiosa. Per cui – ha dichiarato ancora Paola Lain – quello che era un semplice aspetto organizzativo, purtroppo è stato trasformato, in buona fede, in un problema di tutt’altra portata, perché volendo privilegiare la partecipazione massiccia del mondo scolastico, si è finito per penalizzare risvolti religiosi che per noi sono altrettanto importanti, per non dire prevalenti, considerato che non stiamo parlando di una semplice Messa, ma di una vera e propria commemorazione religiosa in memoria e in onore di chi ha perduto la vita per il bene della Patria e dei propri concittadini”. Capisco dunque perfettamente la sollevazione di fronte ad una simile decisione ma prima che si scatenino ulteriori polemiche, va chiarito che qui non si è voluto discriminare nessuno, né i nostri valori, che vengono prima di tutto, né il mondo scolastico, in particolare gli alunni, considerato che saranno poi loro a dover tramandare il senso storico e civico  di questa manifestazione. Ciò detto – ha proseguito – è evidente che tutta la vita di un paese non può passare al vaglio del sindaco, della giunta e del consiglio comunale,  anche se in questo caso ritengo sarebbe stato doveroso portare la questione in Giunta, dove sicuramente sarebbe stata confermata la cerimonia così come si è svolta lo scorso anno. Non so se ora la situazione sia recuperabile – ha concluso il sindaco – ma da parte mia e della Giunta faremo tutto il possibile affinché il programma torni nella versione originale, sperando che il parroco capisca e comprenda l’equivoco e che i rappresentanti delle scuole, il dirigente scolastico e i docenti, diano la loro adesione a partecipare in massa alla commemorazione, nel pieno rispetto della legge e delle nostre tradizioni”.

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