E’ guerra aperta ormai quella dell’ex grillino Francesco Celotto contro il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti.
‘La pedemontana serve solo a dilapidare denaro pubblico’, dichiara Celotto in un video lanciato nel web che è un vero e proprio guanto di sfida contro Ciambetti. Il leghista è senza dubbio per Celotto la ‘longa manus’ che sta dietro al rifiuto di concedere la sala consiliare per presentare l’opera ‘Strade morte’, libro edito dallo stesso Celotto, di cui è anche coautore, sulle presunte lobby della politica regionale che controllano il sistema della viabilità veneta.
Senza contare che la sala, puntualizza l’ex grillino bassanese, è invece stata concessa ad Ettore Beggiato per il suo ‘1866, la grande truffa’, che invece tratta il tema dell’annessione ‘forzosa’ del Veneto all’Italia. Ci sono tutti gli elementi, fa intendere Celotto, per gridare al boicottaggio. Ciambetti, da parte sua, aveva già dichiarato alcune settimane fa che a decidere a chi concedere i locali consiliari non era certo lui, ma l’ufficio di presidenza. E la linea che si segue, faceva notare ancora Ciambetti, tende ad escludere ‘chi è di parte’.
Nel video Celotto sostiene senza tanti giri di parole che la Pedemontana non è finanziariamente sostenibile, e lascia intendere che proprio per queste dichiarazioni la sua richiesta della sala consiliare, che risale ancora a novembre 2015, era stata rifiutata dall’ufficio di presidenza con questa motivazione: ‘la pubblicazione rientra nella tipologia dei libri di inchiesta che, per la loro stesa natura, richiedono una analisi degli argomenti che rimandano a deduzioni di carattere prettamente politico e non istituzionale’. Ma l’ex grillino non ha intenzione di arrendersi: Ciambetti deve ‘tirar fuori i dati’ che giustifichino la realizzazione di quest’opera controversa.