“I medici sono le prime sentinelle della sofferenza interiore e i migliori alleati delle vittime per riconoscere e denunciare la violenza di genere. Faccio appello all’intera categoria, e in particolare ai medici di famiglia e a quelli che operano nei servizi di primo e pronto soccorso, perché aiutino le donne a diventare consapevoli della loro dignità e a reagire alle violenze. La figura del medico è insostituibile per attivare la rete di protezione”.
Questo l’appello che l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, lancia ai professionisti della sanità in vista del convegno di domani a Vicenza, sul tema “La violenza contro le donne, osserviamo la realtà vicentina”, organizzato a palazzo Cordellina dall’Ordine dei medici berici e dall’Associazione italiana donne medico (ore 8.30-17).
“La violenza di genere è una realtà delicata e complessa, presente nei diversi contesti e classi sociali. La Regione Veneto sta investendo nella rete delle associazioni e delle strutture protette per offrire centri di ascolto, professionisti preparati e case rifugio alle vittime delle violenze familiari e relazionali – ricorda l’assessore – Ma nessuna rete sociale sarà efficace se non avrà tra i propri capisaldi i medici e le forse dell’ordine. Per questo considero preziosa l’occasione di confronto e aggiornamento proposta da Ordine dei medici e Aidm ai propri soci e alla cittadinanza, alla quale non farò mancare la voce e l’apporto dell’istituzione regionale”.