Un serata all’insegna dei ricordi scomparsi e ritrovati nell’ultimo romanzo “Paesi Alti” di Antonio Bortoluzzi. Per ‘Autorinvilla’ il comune di Zugliano organizza l’incontro con lo scrittore bellunese per venerdì 30 settembre alle 20.45 a Villa Giusti.
Bortoluzzi, membro accademico del GISM (gruppo italiano scrittori di montagna) apprezzato come lo sono stati Rigoni Stern, Sgorlon e Buzzati, travasa nelle pagine di “Paesi Alti” la medesima sensibilità emersa nel suo precedente romanzo “Vita e morte della montagna” del 2013, che lo ha lanciato nel corso del Trento Film Festival e finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo di quest’anno.
“Paesi Alti” è il racconto del frangente di vita, nove mesi da febbraio a novembre, del giovane Tonin, racchiusa tra il ciclo della vita e della morte tra i monti bellunesi. Una vita trascorsa nel borgo montano ‘Le Rive’, accanto ad una madre austera, col padre muratore emigrato in Svizzera. Attorno a Tonin e alla madre ruota la comunità antica, infossata nel periodo storico del 1955, tra fatiche, segreti, odio e amore. Bortoluzzi in questo suo ultimo romanzo narra il microcosmo, fatto dal ragazzo, dalla madre e dalla piccola comunità di montagna, concentrandosi sul mondo degli uomini, più che sulla storia del luogo che conosce molto bene, trovando tra quei monti le sue origini.
Con la sua scrittura Bortoluzzi fa un passo indietro negli anni e riporta in vita il mondo perduto della montagna e dell’umanità sepolta di una comunità, che si esprimeva attraverso il gesto e la solidarietà fraterna.
Paola Viero