“Il presidente della Regione, Luca Zaia, apprende dei tagli alla sanità imposti dal Governo e minaccia di chiudere degli ospedali. Ma si tratta del solito giochino a scaricare le colpe lontano dalla propria tana” . Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti.

“Ci risiamo – attacca Berti – Zaia mette in scena ancora una volta il teatrino triste dello scaricabarile e addossa a qualcun altro il suo piano di distruzione della Sanità veneta. Il governatore dà la colpa ai tagli a Roma e minaccia di chiudere gli ospedali, quando in realtà questo è esattamente il piano che sta cercando di portare avanti da mesi con la riforma delle aziende sanitarie. La Lega vuole infatti chiudere una serie di Ulss che reputa non strategiche, ma non nel senso sanitario, bensì politico. Aprendole invece nei feudi elettorali dei gerarchi del partito”. “Quando qualcosa non va in Veneto – ricorda Berti – e l’abbiamo già visto con i Pfas, con le banche e con molte altre situazioni, Zaia sfodera uno dei suoi trucchi di magia e addossa le colpe lontano da Venezia. Con questo non si possono né giustificare, né accettare i tagli imposti da Renzi alla sanità veneta. Ma è necessario che ognuno si prenda le proprie responsabilità, altrimenti che vada a casa pure Zaia”.

 

 

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