A Torrebelvicino ci si metta il cuore in pace, lo scuolabus per l’anno scolastico 2016-2017 non ci sarà. Parola di Emanuele Boscoscuro, sindaco, che comunque sottolinea: “Ci sono il carpooling e il piedibus e per le famiglie che davvero hanno problemi ad usare questi mezzi, interverrà il comune con un trasporto pubblico a sue spese”.

Il primo cittadino prende la parola dopo le numerose polemiche dei giorni scorsi e l’annuncio dello sciopero dei genitori. Dall’opposizione si era alzata una levata di scudi contro l’amministrazione comunale, che per tagliare i costi ha deciso di rinunciare al trasporto pubblico dei bambini a scuola sostituendo il servizio con il carpooling, l’utilizzo condiviso delle proprie auto per aiutarsi reciprocamente ad accompagnare i giovani studenti.

Una decisione che ha fatto scendere in campo a fianco dell’opposizione anche Daniela Sbrollini e Cristina Guarda, rispettivamente onorevole e consigliere regionale del Pd, per manifestare contrarietà alla decisione dell’amministrazione comunale.

“In troppi hanno parlato e scritto senza conoscere a fondo la situazione – ha spiegato Boscoscuro – Il carpooling esiste già in altri comuni ed è sostenuto anche dall’Ulss di competenza. L’iniziativa del car­pooling si è voluta attivare per non togliere del tutto il servizio di trasporto a scuola per i ragazzi e perché crediamo che possa essere un’opportunità di riduzione del traffico, di socializzazione oltre che di risparmio”.

Secondo il sindaco, il taglio è dovuto alle enormi spese che il comune deve sostenere e che non permettono di trovare quegli 88mila euro (63mila dei quali a carico dei contribuenti) necessari per pagare il normale scuolabus.

“Ci troviamo milioni di euro di vecchi mutui da rimborsare e tagli continui di boscoscuro sindaco torre 2014trasferimenti da parte dello stato – ha spiegato il sindaco – ma tocca a noi riuscire a tenere i bilanci in ordine, anche se le decisioni sono dolorose, ma obbligate. Con entrate sempre più in riduzione è chiaro che c’è sempre più difficoltà a coprire le spese correnti e, in mancanza di possibilità di aumentare le entrate, l’unica alternativa è ridurre le spese”. Il comune ha dato l’incarico ad Agenda 21, ditta incaricata, di organizzare il servizio di carpooling e contattare le famiglie interessate. Comunicazioni che secondo l’opposizione non sono state tempestive e sufficienti.

“Posso riconoscere che ci può essere stato qualche difetto di comunicazione da parte nostra, dettati in parte dalla volontà di dare informazioni solo se definitive, ma d’altra parte ci sono state preventive prese di posizione eccessivamente radicali e sproporzionate – ha continuato Emanuele Boscoscuro – Spesso, e mi riferisco alle varie riunioni del comitato di protesta, si è preferito scendere in piazza e salire anche in municipio interrompendo una riunione di programmazione per contestare e perfino insultare, piuttosto che evidenziare i concreti problemi e avanzare proposte. E ciò ci è particolarmente dispiaciuto perchè non abbiamo mai negato la disponibilità ad affrontare i problemi, lasciando da parte le prese di posizione, per trovare soluzioni. Anche i consiglieri di minoranza hanno cavalcato la protesta e poi inviate assurde richieste a politici di mezza Italia. Creare divisioni e incitare ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­ proteste non è fare amministrazione – ha continuato il sindaco – con le contestazioni non si risolvono i problemi ma si fa un danno alla coesione sociale. Attualmente  l’accompagnamento verso la scuola al mattino, avviene sfruttando le possibilità del car­pooling e usando le auto personali e in due soli casi c’è l’accompagnamento del comune. Per il ritorno invece, è stato organizzato un pulmino per risolvere i casi veramente critici. Infatti chi, per reali difficoltà, ha dichiarato di non essere in grado di utilizzare il sistema del car­pooling, nè piedibus nè di accompagnare in autonomia i figli, avrà a disposizione il trasporto comunale. Il servizio scuolabus generalizzato, utile per ogni esigenza non c’è più, ma c’è un solo pulmino per chi ha concreti e reali problemi di trasporto. In questo modo abbiamo ridotto notevolmente la spesa e assicurato una soluzione a chi ne aveva veramente bisogno. E’ una risposta rispettosa nei confronti di chi non avrebbe potuto sostenere somme eccessive per lo scuolabus, e responsabile per un comune con difficoltà economiche che vuole continuare a spendere bene i soldi di tutti”.

Anna Bianchini

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