Otto nuove corse in autobus, andata e ritorno, per spostarsi dalla zona industriale di Schio all’ospedale di Santorso. In pratica una corsa ogni mezz’ora, allo stesso prezzo.

Per garantire il servizio ai cittadini, il comune di Schio ha trovato un accordo con Conam, la ditta affidataria del servizio di trasporto pubblico locale, che prevede un’estensione delle corse.

Nel territorio, il servizio di Trasporto Pubblico Locale, interessa i comuni di Marano Vicentino, Santorso, Schio e Torrebelvicino che lo svolgono in forma associata e con un certo numero di chilometri a disposizione. Negli ultimi tempi, con le rinunce di parte di questo chilometraggio da parte dei comuni di Santorso e Torrebelvicino, il comune di Schio ha voluto ragionare su una ridefinizione del servizio stesso, evitando di restituire in capo all’Ente Provinciale i chilometri ‘persi’ e reinserendoli invece all’interno di un nuovo assetto in grado di rispondere a obiettivi strategici per i cittadini, in particolare verso la fascia anziana di popolazione.

“Già negli anni scorsi avevamo messo in atto piccoli aggiustamenti sulla linea B di Ca’ Trenta e Liviera e sul trasporto scolastico di SS. Trinità – ha spiegato Valter Orsi, sindaco di Schio, che con l’assessore Sergio Rossi ha presentato in conferenza stampa il progetto – Questa volta abbiamo voluto concentrarci sulla linea C che serve la Zona Industriale ed era la più idonea per creare un collegamento con l’Ospedale di Santorso”.

La gestione diretta, così rimodulata, offre 8 corse di andata e altrettante di ritorno verso la zona industriale e l’ospedale, in orari che si intersecano con le corse esistenti della Svt: il che significa di fatto la disponibilità di una corsa ogni 25-30 minuti. I costi di queste modifiche, che a regime comporteranno per il Trasporto Pubblico Locale complessivo di Schio e Comuni Associati un esborso  di 10mila euro in più a fronte dei quattromila chilometri aggiunti, non andranno a gravare sui cittadini che continueranno a pagare il solito prezzo del biglietto ordinario.

Il Servizio è già operativo dai primi di settembre e l’autobus è riconoscibile perché sul suo parabrezza c’è un cartello esplicativo con la ‘H’ di Ospedale.

Attualmente sono quasi 800 al giorno e quasi 5mila alla settimana i fruitori del servizio.

“La sperimentazione potrebbe consentirci ulteriori rimodulazioni future per dare sempre più motivazioni ai cittadini di scegliere questo tipo di mobilità – ha concluso Orsi – che facilita chi non è in grado di spostarsi autonomamente, potrebbe essere usato per recarsi al lavoro in sostituzione dell’auto privata, abbatte i costi di parcheggio, decongestiona il traffico, migliora la qualità dell’aria”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia