Passi avanti nell’emergenza Pfas che ha colpito il Veneto. Annunciato lo stanziamento da parte del Governo di 80 milioni di euro per la bonifica ambientale,  in concomitanza con un servizio dedicato ai Pfas della trasmissione “Presa Diretta” su Rai3 che andrà in onda lunedì 5 settembre in prima serata.

I Pfas trovano, finalmente, spazio nell’informazione pubblica nazionale. Una troupe di Rai3 è giunta in Veneto per ripercorrere tutta la storia dei Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche che hanno inquinato le falde acquifere delle province di Vicenza, Padova e Verona che sta mettendo a rischio la salute di 300 mila abitanti. Il servizio verrà presentato dal giornalista Riccardo Iacona in una puntata della nuova stagione di ‘Presa Diretta’  dove si cercherà il responsabile del disastro ambientale e chi pagherà la bonifica.

Un caso veneto ma che, tramite la filiera alimentare che porta nelle case di molti italiani i prodotti veneti, rischia di diventare nazionale. Un tema scottante che trova a fatica piccole risposte alle grandi domande del caso, denunciato tre anni fa dai medici dell’ambiente dell’Isde, che ha visto fin da subito un’inerzia ad agire da parte della giunta Zaia come l’opposizione gli ha fin da subito contestato. Un avvelenamento che per letteratura non si può definire, mancando una normativa nazionale di riferimento, che si giostra su limiti di perfomance (obiettivo e non di soglia massima) dell’istituto superiore della sanità. Tra gli interrogativi e le polemiche sorti su chi debba pagare la bonifica, tra risultati dei biomonitoraggi condotti che non sono accessibili, nemmeno suddivisi solamente per comune e fasce d’età per via di una presunta segretezza, al fine di creare una mappatura dei rischi sanitari in cui incorrono i veneti.

zaia (2)Nel frattempo continua il lavoro dell’opposizione in Regione che incalza Zaia a farsi maggior carico delle responsabilità ma, soprattutto, a tutelare la salute dei propri cittadini. “Anziché polemizzare sempre con il Governo senza assumersi le proprie responsabilità, Zaia si muova immediatamente – dichiara Alessandra Moretti capogruppo in consiglio regionale del PD – questo problema poteva essere risolto prima se non avessimo dovuto aspettare lo studio sull’inquinamento delle acque da parte del Cnr, richiesto proprio dal ministero dell’Ambiente, non certo dalla Regione”. Dichiarazioni fatte dalla Moretti in concomitanza con lo stanziamento del Governo di 80 milioni di euro, a fronte dei 100 milioni annui richiesti dalla Regione, per la bonifica dei terreni contaminati dai Pfas. “ Adesso i soldi ci sono, Zaia non perda tempo come accaduto due anni fa per l’esondazione del torrente Lierza – continua la Moretti – nessun indennizzo perché la richiesta è arrivata al di fuori dei termini, dopo ben sei mesi dalla tragedia”.

Paola Viero

    

 

 

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