Mette d’accordo tutti la nuova opera ‘Toponomastica storica di Valli del Pasubio’ dello storico Angelo Saccardo, presentata in anteprima sabato a inaugurazione dell’annuale festa dei Cimbri.

Amministratori di oggi e di ieri, uomini di cultura e semplici cittadini si sono trovati accomunati dal desiderio di riscoprire e salvaguardare l’antica anima celtica presente nel profondo di ogni abitante del piccolo paese attraversato dal Leogra.

La grande chiesa arcipretale era piena di cittadini attenti, curiosi di sfogliare un’opera dettagliata edita dopo anni di studi e ricerche accurate, per donare a Valli la consapevolezza scientifica di una identità tedesca, che ha accompagnato intere generazioni delle nostre valli e che ancora rimane cementata nei nomi dei luoghi.

valli agosto 2016 libro toponomastica cunegato e pianegonda

‘E’ un onore presentare questo libro – ha detto il sindaco Armando Cunegato durante i discorsi di ringraziamento – che è stato voluto in primo luogo proprio dall’amministrazione. Un’opera importante per il nostro territorio e per la riscoperta della nostra identità cimbra. Oggi siamo consapevoli di appartenere ad essa più di quel che pensavamo’.

Anche l’assessore alla cultura Paolo Pianegonda ha sottolineato la mole di lavoro che ha permesso la realizzazione dell’opera. ‘Ci sono voluti 10 anni di ricerche – ha precisato – fatte con passione e serietà dall’autore e dai suoi collaboratori. Il libro è solo l’ultimo tassello di una analisi a 360° del nostro territorio’.

valli agosto 2016 libro toponomastica

‘Non si tratta di una semplice raccolta di nomi – ha precisato invece l’autore, al quale è stata consegnata a chiusura della cerimonia l’onorificenza di Gran massaro dei Cimbri – ma di una vera e propria indagine sui luoghi storici e geografici di Valli e dintorni, che dimostrano inequivocabilmente l’origine germanica degli antichi insediamenti. La speranza più grande è che la mia opera diventi patrimonio collettivo per la cittadinanza.’

L’opera raccoglie 5 mila termini, metà dei quali la ricerca ha dimostrato essere di origine germanica. A dicembre è prevista l’uscita del volume ‘Il tesoro riscoperto – Territorio, ambiente, contrade, attività agro-silvo-pastorali’, a cura di Adriano Dal Prà, a completamento della ricerca toponomastica, con una ricca parte iconografica composta da circa un migliaio di foto per favorire la comprensione letterale del toponimo e la collocazione geografica.

 

Marta Boriero

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