C’è da premettere che il ticket in Veneto è il più caro d’Italia: una vera e propria tassa sulla salute. C’è chi addirittura si rivolge direttamente alle strutture private per pagare meno. Ma per Flavio Tosi il ticket non dovrebbe nemmeno esistere.
“Anche Salvini all’improvviso si sveglia e punta all’eliminazione dei ticket sanitari, come dichiarato al quotidiano Libero. Da più di un anno noi tosiani chiediamo a gran voce lo stesso intervento in Veneto, a Zaia, in modo da abolire questa famigerata tassa con emendamenti e provvedimenti, ma il governatore da quell’orecchio non vuole sentirci”.
Così i consiglieri tosiani Giovanna Negro, Andrea Bassi, Maurizio Conte e Stefano Casali intervengono sulle dichiarazioni di Salvini a “Libero”.
La consigliera Negro inoltre dichiara: “Perché la Lombardia, come dichiarato dallo stesso Salvini, può attuare simili iniziative e il Veneto, governato dalla stessa Lega Nord, non può? Torniamo alla solita storia: italiani di serie A e serie B. Prima Flavio Tosi a livello nazionale, e poi noi a livello regionale, abbiamo premuto più volte e continuiamo ad insistere sull’abolizione di questa tassa sanitaria che grava sulle spalle dei cittadini che già pagano un’infinità di tasse. Tutto questo senza dimenticare le mancate promesse sui costi standard e sull’omogeneizzazione dei servizi e la riduzione delle liste d’attesa. Con i tanto decantati risparmi che dovrebbero derivare dall’Azienda Zero – ha concluso l’esponente tosiana – avremo tutte le risorse per poter azzerare i ticket. Lanciamo dunque l’ennesimo appello a Zaia per il bene dei veneti: via i ticket senza se e senza ma”.