Non importa se per farti curare al pronto soccorso devi starci giornate intere, ma abbiamo l’App. Da domani tutti i cittadini del Veneto e tutti coloro che si trovano per i più svariati motivi, ad esempio i turisti, potranno scaricare un’Applicazione, Info Pronto Soccorso, funzionante sui sistemi iOS e Android, che darà loro in tempo reale, con aggiornamento ogni 5 minuti, la posizione georeferenziata di tutti gli oltre 70 Pronto Soccorso della rete sanitaria, il percorso e il tempo per raggiungerli, la stato di operatività di ognuno di essi con l’indicazione di quante persone sono presenti, quante in attesa, quante in cura e con quale codice di gravità (bianco, verde, giallo o rosso). In caso di necessità sarà quindi possibile per chiunque sia dotato di uno smartphone o un tablet conoscere tutto quanto gli è utile per decidere se rivolgersi al pronto soccorso (soprattutto per i casi meno gravi) e, se sì, in quale, tra quelli raggiungibili dall’area in cui si trova, l’attesa è più breve. In un paio di mesi, dalla App sarà anche possibile lanciare la telefonata ed interconnettersi con il 118. Un prossimo aggiornamento prevede anche il servizio in più lingue per agevolare i turisti.
Bella cosa, ma non possiamo pensare intanto alla gestione dei pronto soccorsi, specie quello dell’Alto Vicentino, dove, sai quando entri e non sai quando esci?
‘Ormai vado direttamente a Valdagno – racconta Barbara Sartori, 43 anni – sono due anni che pur vivendo a Thiene, evito le lunghe code a Santorso, dove la situazione è diventata insostenibile. In realtà, è sempre stata così e non si è fatto mai niente per migliorarla’.
Le proteste degli abitanti dell’Alto Vicentino
Ho portato mio padre al pronto soccorso perchè non stava bene – riferisce Davide Pasin, 45 anni, imprenditore edile – siamo entrati alle 9,30 e siamo usciti alle 18,30 per una sciocchezza. E siamo dovuti tornare il giorno dopo per completare gli accertamenti. Quello che ho visto là dentro è pazzesca. Pazienti che attendevano da tre giorni. Sono rimasto sconcertato e mi chiedo come sia possibile un disservizio così eclatante’
‘Mio marito si è fratturato il bacino – racconta una pensionata, che intervistiamo nel parcheggio dell’ospedale Altovicentino- non le racconto l’odissea. Ha girato tre reparti in quelle condizioni, dove gli sono stati rifatti gli stessi esami che aveva fatto al pronto soccorso, ma che erano andati perduti. Questa è l’organizzazione’.
‘Mio figlio si era fratturato il braccio, non hanno diagnosticato la frattura e dopo aver trascorso un pomeriggio ed un’intera mattinata, siamo andati a casa. Quando il nostro ragazzo ci ha detto di avere tanto male, siamo andati a Valdagno e lì hanno diagnosticato la rottura del braccio, che non avevano visto dopo tutte quelle ore di pronto soccorso a Santorso.
Ma abbiamo l’App….
“Un nuovo passo avanti verso una sanità attrezzata con sempre più servizi ai cittadini – ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia presentando oggi la novità a Venezia assieme a tutti i Direttori Generali delle Ullss e Aziende Ospedaliere del Veneto – ai quali mettiamo a disposizione le migliori tecnologie anche informatiche per interagire al meglio con il sistema sanitario. Anche in questo, come in tanti altri aspetti delle cure, a cominciare dai robot chirurgici presenti in tanti ospedali – ha aggiunto Zaia – passiamo con sempre maggior convinzione dall’approccio analogico a quello digitale. Attenzione: nulla cambierà nelle procedure tradizionali, che rimangono invariate; a queste però si aggiunge questo servizio sul digitale. E’ un modo, tra i tanti che ricerchiamo, giorno per giorno, per ridare un senso al pagamento delle tasse da parte della gente, perché chiedere tasse significa impegnarsi a dare in cambio servizi adeguati, cosa che in tantissime parti d’Italia non succede”.
Il tutto è stato realizzato “in house”
“Si tratta però solo dell’inizio – ha concluso Zaia – perché i tecnici stanno già lavorando ad un’estensione della App che via via, nel corso del tempo, conterrà anche informazioni per le medicine di gruppo, per le farmacie e per le guardie mediche. Alla fine ogni cittadino avrà tutta la sanità veneta sul suo smartphone”.
Per fortuna, abbiamo l’App!