Come in un film visto già troppe volte nei territori dell’Alto Vicentino anche a Posina inizia la battaglia contro i progetti di sfruttamento idroelettrico.
L’altra sera infatti si è tenuta una conferenza aperta alla cittadinanza per illustrare i nuovi progetti di centraline sui torrente Val del Rio e Val Sorapache, con gli abitanti del posto in prima fila per chiedere chiarezza e supporto per bloccare i nuovi impianti dal discutibile profitto e notevole impatto ambientale.

Da anni ormai i torrenti che sgorgano dalle Prealpi Venete sono ambita meta di guadagno per le società idroelettriche, che a fronte di investimenti molto bassi riescono ad ottenere ingenti profitti grazie ai robusti incentivi governativi. Tuttavia spesso questi impianti si rilevano molto impattanti sotto il profilo ambientale e altrettanto sovente non vi è limite al numero di derivazioni che un torrente può subire, come raccontato dettagliatamente al pubblico da Lucia Ruffato in rappresentanza dei comitati bellunesi per la difesa delle acque montane. Questo porta ad una notevole diminuzione del deflusso idrico dei bacini, ridotti a pietosi rigagnoli, con conseguente impoverimento della flora e fauna locale.
E così come a Valli del Pasubio, Arsiero e tanti altri comuni anche a Posina è nato un comitato di cittadini per la difesa dei due torrenti oggetto di interesse. Il Val del Rio e Val Sorapache infatti sono stati individuati come potenziali bacini dove installare delle centraline idroelettriche, suscitando la rabbia della popolazione data la grande portata prevista. I progetti su questi due rivi sono ancora in fase preliminare, tuttavia non sono mancate tante preoccupazioni espresse dai presenti.
Anche il Sindaco di Posina Andrea Cecchellero si trovava in sala, sottoposto a numerosi interrogativi dopo le critiche ricevute nei mesi scorsi per la sua posizione poco chiara sulla questione. Quando è stato interpellato il primo cittadino ha affermato che “L’Amministrazione è presente e sta vigilando sui due casi affinchè non creino danni al territorio”, ribadendo che comunque “il Comune è un ente che può essere facilmente scavalcato dalle imprese che propongono questi progetti”. D’altra parte i cittadini presenti hanno lamentato di “essere stati poco coinvolti, perciò ci troviamo solo adesso a muoverci nella consapevolezza dei fatti”.
Per il progetto di Val Sorapache è appena stata fatta la visita istruttoria con presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti coinvolti. Mentre per il Val Rio si stanno aspettando comunicazioni in merito all’accensione o meno del processo di Valutazione Incidenza Ambientale, step che di fatto bloccherebbe i lavori per oltre un anno.

 

Federico Pozzer

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