Un ‘floating bridge’ per salvare la vita alle migliaia di migranti che ogni giorno rischiano la vita alla ricerca di un futuro migliore.

L’idea nasce da due liceali bergamaschi, Cecilia e Simone, che si sono ispirati all’opera di Christo, la passerella costruita sul lago d’Iseo e appena inaugurata.

‘Basta morti nelle acque del Mediterraneo’ è il concetto della proposta utopica dei due studenti della III L del Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzù.

In pratica, una passerella galleggiante per i migranti, che unisca la Libia alla Sicilia con tappa a Lampedusa, perché possano attraversare il mare senza morire.

“In classe abbiamo ragionato molto sul tema dei migranti contestualmente allo studio delle opere di Christo e il tentativo è stato quello di unire le due cose – ha spiegato Cecilia –  Abbiamo quindi preso la passerella costruita sul Lago d’Iseo e l’abbiamo immaginata sul Canale di Sicilia: un camminamento dorato lungo oltre 520 km, per dare ai migranti una possibilità di salvezza. Un progetto ovviamente irrealizzabile: ma è compito dell’arte far meditare sulle tragedie contemporanee”.

Utilizzando Photoshop, i giovani hanno reso reale la loro visione, unendo immagini di vario tipo e realizzando una ‘foto’ di migranti che camminano lungo l’ipotetico ponte galleggiante.

“Camminare sulle acque è un sogno di tutti – ha concluso Cecilia. – Ho già prenotato la mia visita al ponte di Christo, e non vedo l’ora di andare. Il nostro ‘Floating Bridge’ invece rimarrà sulla carta, ma dalle reazioni delle persone abbiamo capito di aver attivato delle riflessioni. Quindi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo”.

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