Non fare la propria parte, esercitando il ruolo di sindaco e quindi di rappresentante delle istituzioni, danneggia il collega che amministra il paese accanto al proprio.

E’ questo il messaggio che il prefetto Eugenio Soldà ha lanciato ieri, nel corso di un vertice che si è tenuto a Vicenza. Ha chiesto ai sindaci della provincia di accogliere almeno 4 profughi a testa per evitare il sovraffollamento di migranti in alcune realtà.

Quello che, in parole povere, succede nell’Alto Vicentino, dove ci sono piccoli comuni (come Tonezza del Cimone) che ospitano quasi un centinaio richiedenti asilo e altri dove non ce n’è nemmeno uno.

Un ragionamento che va oltre il protocollo d’accoglienza diffusa e serve a preparare i comuni all’ondata di migranti che con la bella stagione, dopo essere approdati a Lampedusa, verranno smistati nelle varie regioni italiane e quindi anche in Veneto.

Ieri, il capo del governo di Vicenza, ha fatto capire che è necessario collaborare perché siamo dinanzi ad un fenomeno che non si

concilia con prese di posizione politiche e sterili nei confronti di uno stato che ha comunque deciso di accogliere. I sindaci, quindi, Orsisecondo Soldà, devono essere consapevoli del loro ruolo in seno allo stato (di cui fanno parte) e agire senza sbraitare inutilmente. Il prefetto è stato realista e lui per primo ha contestato le modalità con le quali si sta gestendo l’emergenza immigrazione. Non accogliere sarebbe soltanto populismo. Della serie: “Anche a me non piacciono tante cose del sistema, ma da cittadino italiano, non mi posso sottrarre”.

Molti i sindaci intervenuti al vertice, tra i quali Valter Orsi, sindaco di Schio, che ha spiegato boscoscuro sindaco torre 2014come, nonostante non abbia aderito al protocollo, si sia ritrovato più profughi di quanti ne avrebbe avuti se avesse firmato. “Sono stato fortemente attaccato – ha dichiarato Orsi al cospetto dei colleghi – Addirittura è stato realizzato un video nel quale sono stati montati a regola d’arte spezzoni che mi facevano apparire il ‘cattivo che non accoglie’ e che si disinteressa di un problema del territorio. Così non è, perché anche se non ho firmato il documento, in realtà la mia parte nell’accoglienza la faccio quotidianamente”. Sulla stessa lunghezza d’onda Emanuele Boscoscuro, sindaco di Torrebelvicino, che ha sottolineato come nel suo comune i profughi accolti siano ben gestiti e impegnati in lavori socialmente utili nonostante l’orientamento politico del primo cittadino sia contrario all’accoglienza. E’ di pochi giorni fa infatti, l’appello del segretario provinciale della Lega Nord Antonio Mondardo, che ha ‘intimato’  ai sindaci del Carroccio di puntare i piedi col prefetto perché ‘favorirebbero l’invasione’.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia