E’ stata annullata la festa a Villa Fabris a Thiene organizzata per il 28 maggio dall’Enpa Thiene-Schio, nata dall’idea di un aperitivo solidale per aiutare gli amici a 4 zampe che cercano casa. A motivare la decisione, il netto rifiuto dell’amministrazione thienese a far entrare i cani nel parco.

‘L’amministrazione thienese – recita il comunicato dell’Enpa – si sta dimostrando ottusa in materia animale. L’esperienza dell’aperitivo solidale è già sperimentata con successo da anni in moltissime strutture e piazze, senza problemi di alcun genere. Questo rifiuto ha lasciato tutti sconvolti, e non riusciamo ancora a crederci’.

La scelta di chiudere i cancelli al migliore amico dell’uomo è stata giustificata nero su bianco dalla giunta di Thiene, come rende noto la presidente dell’Enpa Thiene-Schio Fabiola Bertoldo, perché ‘il parco non si presta a tali manifestazioni per la necessità di tutelare la pulizia dell’area’.

A giustificare il rifiuto scende in campo il sindaco Giovanni Casarotto. ‘Da sempre – afferma il Primo cittadino – all’interno del parco di Villa Fabris non possono entrare i cani, soprattutto per un problema di igiene e pulizia, in un luogo pubblico dove ci vanno numerosi bambini. E’ sotto gli occhi di tutti i thienesi le condizioni di certi marciapiedi, con deiezioni dappertutto. Non avrei nessun problema a dare il permesso se ci fosse educazione, ma l’educazione non c’è. I proprietari di animali hanno tutto per loro il campo di sgambamento cani, possono portare là i loro animali’.

thiene - area verde

L’iniziale delusione dei soci Enpa lascia il posto alla collera e promettono che la questione non finisce qua. ‘In quel parco e in altri della città di Thiene – ha puntualizzato Bertoldo – tuttora vige il divieto di ingresso ai cani, divieto illegittimo poiché palese contrasto con quanto stabilito dalla Legge regionale n.17/2014 che all’articolo 18 bis, che afferma chiaramente che ‘agli animali da compagnia, accompagnati dal proprietario o da altro detentore, è consentito l’accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, compresi i giardini, i parchi e le spiagge; in tali luoghi è obbligatorio l’uso del guinzaglio e della museruola, ecc’.

In alcune aree destinate ai giochi per i bimbi è sì vietato l’accesso ai cani, continua l’articolo di legge riportato integralmente dal comunicato Enpa, ma quando sono ‘chiaramente delimitate e segnalate con appositi cartelli di divieto’.

‘Se da un lato vediamo – continua il comunicato – una crescente sensibilità della popolazione verso il problema dell’abbandono di animali o del maltrattamento, dall’altra ci scontriamo con l’ottusità di chi amministra che dovrebbe informare, educare e sensibilizzare, invece non fa altro che vietare, anche quello che non può, ledendo i diritti dei cittadini thienesi e non, proprietari di animali’.

Non manca la frecciata anche al campo di sgambamento cani avviato e gestito da Enpa, adesso in gestione del comune. ‘Da quando Enpa non si occupa più del campo – continua l’associazione – sono sotto gli occhi di tutti lo stato di abbandono e sporcizia: escrementi di animali ovunque e regolamento che nessuno si preoccupa di far rispettare. Riceviamo continue lamentele da parte di cittadini thienesi ma non possiamo far altro che rinviarle all’assessore che ha deciso di fare a modo suo. Noi lo consideriamo un fallimento annunciato’.

thiene area sgambamento cani

 

E per quanto riguarda quella è considerata una vera e propria mancanza di rispetto verso l’associazione, il presidente fa notare che ‘l’instancabile opera dei volontari ha letteralmente svuotato il canile con le centinaia di cani dati in adozione, dando un forte contributo a ridurre la spesa giornaliera di mantenimento dei cani randagi. Da una media di 100, 120 cani presenti in passato adesso siamo a una decina di cani su un territorio di 32 comuni. Dove esiste una situazione come la nostra con numero di animali in canile prossimo allo zero?’

 

‘Non ci fermerà un rifiuto – ha concluso Bertoldo – perché siamo convinti che queste barriere vadano abbattute. Chiediamo perciò al Comune di Thiene di adeguarsi alla normativa regionale sull’ingresso dei cani nei luoghi pubblici. Invece che vietare l’accesso ai cani nei parchi pubblici, il Primo cittadino dovrebbe aumentare i controlli con la polizia locale e sanzionare chi trasgredisce e non raccoglie le deiezioni. Noi rimaniamo a disposizione di tutte le amministrazioni che si vorranno dimostrare amiche degli animali nei fatti, non solo nei proclami. Ed anche a quella di Thiene, se vorrà decidersi a cambiare direzione’.

Marta Boriero

 

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