Riceviamo e pubblichiamo:
“Nel leggere le parole degli amministratori di Chiuppano riguardo la prossima, auspicabile, fusione tra i Comuni di Carrè e Chiuppano, crediamo che sia davvero il momento di lasciare da parte campanilismi e personalismi e realizzare che, con le attuali risorse disponibili, quella della fusione sia l’unica strada che hanno i piccoli comuni per continuare a offrire servizi di qualità. Senza scelte forti e coraggiose, il rischio concreto è che la cenerentola di turno siano proprio i cittadini che vedranno nei prossimi anni una amministrazione locale sempre più in difficoltà a gestire il territorio comunale con risorse economiche ed umane in continua diminuzione. Proprio l’esperienza di associazione dei servizi tecnici dovrebbe insegnare che la priorità è avere un progetto chiaro e condiviso con i lavoratori, ma soprattutto che non sia un compromesso al ribasso, ovvero rivolto più alla coltivazione del proprio giardino che alla ricerca di un interesse comune. I lavoratori dei comuni di Carrè e Chiuppano stessi hanno da sempre dimostrato disponibilità ed apertura in proposito e sono stati attori attivi e propositivi nel processo di aggregazione quando pochi mesi or sono hanno presentato alle amministrazioni, assieme alle organizzazioni sindacali, una proposta di servizi associati che, purtroppo, non è poi stata messa in pratica”.
Stefano Bagnara
componente segreteria provinciale della Cgil (di collegamento con i delegati dei comuni)