Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha risposto al Primo Ministro Matteo Renzi che ieri durante la sua diretta da Palazzo Chigi ha bocciato senza appello il referendum sull’autonomia veneta. “Rispettiamo il Premier – ha detto Zaia – ma noi continuiamo sul nostro percorso, dato che lo ha certificato anche la Corte Costituzionale, non il circolo della briscola”.
Nelle scorse settimane il Presidente Zaia aveva annunciato con fierezza la convocazione di un referendum che avrebbe portato i veneti ad esprimersi sull’autonomia della regione. Tuttavia ieri è arrivato un brusco stop da parte del capo dell’Esecutivo. Durante una delle sue dirette nelle quali Renzi risponde in diretta facebook alle domande degli utenti ha infatti affermato che “le Regioni autonome hanno una loro motivazione legata alla storia. Possiamo discutere di una maggiore attenzione ed interventi ma non esiste né l’ipotesi di secessione né di ulteriori forme di autonomia. O a tutti o a nessuno”.
Dichiarazioni lapidarie che danno poco spazio alle speranze autonomiste venete, con la giunta Zaia che intanto punta ad un graduale processo di avvicinamento al sistema delle regioni a statuto speciale, decentrando a Venezia alcune funzioni tuttora in campo a Roma. Ma Zaia non è rimasto in silenzio, rispondendo prontamente che “il Referendum si farà. La Corte Costituzionale stessa l’ha ammesso, dando ragione al Veneto contro il Governo che aveva impugnato la legge”.
Il leghista ha poi concluso con una battuta salace nei confronti del Premier, noto per essere molto attivo sulle piattaforme virtuali. “Continuare a vedere la Costituzione mummificata, a uso e consumo dei palazzi romani, non è esattamente una visione social. Tutto è in evoluzione, la storia lo dimostra. Renzi è sempre più analogico e sempre meno digitale”.
F.P.