Poco più di 63 ore ad una media di 23,8 km/h per concludere i 1500 chilometri previsti dall’Inferno del Nord, le classiche di primavera terrore dei ciclisti professionisti. Sono questi gli straordinari numeri che raccontano l’ultima impresa portata a termine dall’ultracycler di Valli del Pasubio Paolo Aste la scorsa settimana, quando si è recato tra Belgio, Olanda e Francia per la sua nuova sfida estrema. Avventura che mai nessuno prima aveva intrapreso.
L’obiettivo era concludere i percorsi di Parigi-Roubaix,Giro delle Fiandre, Gand-Wevelghem, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi e Amstel Gold Race in meno di 72 ore. Un’impresa massacrante attraverso i percorsi e le strade più dure d’Europa. Aste è andato ben oltre le sue più rosee aspettative, pedalando così forte da frantumare il limite che si era posto. Il tutto a partire da mercoledì scorso fino a domenica, cinque giorni in cui Aste e il suo staff hanno girato in lungo e in largo la regione del Benelux tra vento, pioggia, temporali e temperature basse.
“E’ stata veramente una delle sfide più dure che io abbia mai intrapreso – ha dichiarato Aste – non mi aspettavo sarebbe stato così difficile. Devo ringraziare tanto il mio team al seguito, senza il quale non sarei arrivato in fondo. Il tempo in Belgio è stato veramente inclemente, ci sono stati momenti in cui nonostante quattro maglie addosso avevo freddo e mi sono dovuto fermare per scaldarmi. Cose mai successe prima”. Nonostante le avversità climatiche Aste è comunque riuscito ad andare forte, pedalando sulle strade che sono incise nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo del mondo. “Scalare il Kemmelberg, piuttosto che il Muro di Huy od il Cauberg è stata un’emozione fortissima – ha aggiunto – per me che amo da sempre la bici è stato il coronamento di un sogno che avevo da bambino. Mi rimarrà un ricordo indelebile di tutte queste salite durissime e leggendarie”.
Per il gran finale dell’impresa Aste ha fatto le cose in grande. Domenica infatti dopo aver concluso cinque delle sei corse previste ha affrontato l’Amstel Gold Race nel giorno in cui si svolgeva anche la gara dei professionisti. “Grazie all’amico Maurizio Fondriest sono riuscito ad avere un aggancio con gli organizzatori – ha proseguito – e abbiamo ottenuto un pass speciale per gli ultimi 30 chilometri chiusi al traffico. Questo mi ha permesso di fare l’ultima salita del Cauberg tra due ali immense di folla e tagliare il traguardo a braccia alzate con la mia squadra”.
La perfetta ciliegina sulla torta di un’avventura sensazionale.
Federico Pozzer
Credit Foto: Nicodemo Valerio