Il 112 sarà il numero unico di emergenza su tutto il territorio regionale e sarà esteso anche alle Polizie Locali e i Vigili Urbani avranno un nuovo modello organizzativo e funzionale.
Sono le linee guida alle quali sta lavorando la Regione Veneto per riorganizzare le Polizie Municipali e rafforzarne il ruolo di prevenzione e di monitoraggio del territorio, nell’ottica di un sistema territoriale di sicurezza integrata.
Ne ha parlato oggi a Padova Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Sicurezza, concludendo il convegno dal titolo ‘Sicurezza urbana e polizia locale. Una nuova regìa regionale’, promosso dal Comune di Padova e dalla Regione Veneto nel centro culturale San Gaetano.
“La Regione Veneto intende rafforzare il proprio sistema territoriale di sicurezza e valorizzare l’esperienza e la competenza dei vigili urbani assumendo una iniziativa legislativa che riorganizzi struttura e funzioni della polizia urbana al fine di integrarne meglio l’operato con quello delle altre forze dell’ordine – ha spiegato Corazzari – La Giunta sta appunto scrivendo un nuovo disegno di legge per rendere più efficiente la polizia di prossimità. Siamo consapevoli, infatti, che i vigili urbani non svolgono solo funzioni di polizia amministrativa locale, ma anche di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza. Funzioni che comportano rischi e responsabilità pari a quelli delle altre forze nazionali di polizia e che meriterebbero parità di strumenti operativi e conoscitivi, come l’accesso alle banche dati di polizia nazionali. Per questo la Regione Veneto si sta facendo parte attiva con il Parlamento e il Governo, anche attraverso la negoziazione di ulteriori ambiti di autonomia, per valorizzare l’operatività e la pari dignità della polizia locale”.
Una politica di valorizzazione e di coordinamento tra le diverse forze dovrà prevedere l’istituzione del 112 come numero unico di emergenza su tutto il territorio regionale – ha evidenziato l’assessore – Avrà nei corpi di polizia municipale uno dei presidi più prossimi di sicurezza, e un nuovo modello organizzativo, territoriale e funzionale della polizia locale che ridisegni i confini dei distretti di polizia in ragione delle esigenze del territorio e della specializzazione e professionalizzazione degli operatori. Il punto di partenza per questo grande disegno riorganizzativo è un deciso investimento nella formazione – ha concluso l’assessore – perché ogni operatore della polizia locale, dal vigile ausiliario al comandante, sia protagonista di un sistema integrato capace di offrire un servizio sempre più efficiente e vicino ai cittadini”.