5 richiedenti asilo sono in arrivo a Zugliano. Sono 3 adulti e 2 bambini di pochi mesi, arrivano dall’Etiopia e vivranno a Centrale in una casa dell’Unità Pastorale.
Lo comunica l’amministrazione del sindaco Sandro Maculan, che dopo aver firmato il protocollo per l’accoglienza diffusa dei profughi nell’alto Vicentino (che prevede in ogni comune 2 migranti ogni mille abitanti), accoglierà nei prossimi giorni un nuovo nucleo famigliare.
“In questi mesi il Comune di Zugliano ha chiesto alla cooperativa sociale La Goccia , che opera da anni in modo qualificato sul nostro territorio, di fare da punto di riferimento con il compito di individuare disponibilità abitative in modo da attuare il protocollo sottoscritto – spiega Maculan – Nei giorni scorsi la cooperativa ha raccolto la disponibilità dell’Unità Pastorale di Zugliano, Grumolo e Centrale ad accogliere una famiglia di richiedenti asilo provenienti dall’Etiopia in un’unità abitativa che si trova a Centrale. Si tratta di cinque persone, tre adulti e due bambini piccoli di pochi mesi, in un appartamento di proprietà della parrocchia”.
L’accoglienza fa parte di un percorso iniziato dal comune di Zugliano insieme a quasi tutti i comuni dell’Alto Vicentino, che l’anno scorso hanno sottoscritto il protocollo di accoglienza diffusa per poter gestire ‘in prima persona’ il fenomeno migranti.
“Ringraziamo la nostra comunità e il Consiglio Pastorale per la disponibilità dimostrata – ha commentato il primo cittadino – Da parte nostra garantiamo piena collaborazione per l’attuazione del protocollo, ricordando che il comune in merito non percepisce nessuna entrata e non ha alcuna spesa da sostenere. A questa famiglia, che ha attraversato il deserto e il mar Mediterraneo, viene garantita ora un’accoglienza dignitosa. Voglio sottolineare che la prima preoccupazione della cooperativa dopo la sistemazione, è quella che i migranti possano imparare l’italiano. A fronte delle opportune denunce degli enti che dell’accoglienza dei profughi hanno fatto esclusivamente motivo di business è doveroso distinguere ed evidenziare coloro che stanno lavorando bene. La firma del protocollo è stata finora garanzia di questo percorso proficuo di collaborazione”.
Quando i profughi eravamo noi
L’annuncio dell’arrivo dei profughi a Zugliano arriva casualmente insieme ad una lettera che racconta di quando ‘i profughi eravamo noi’. Sandro Maculan ha infatti ricevuto una lettera dal Brasile. Marino Testolin, sindaco di Nova Roma do Sul, nella regione Rio Grande do Sul in Brasile, ha scritto al primo cittadino zuglianese raccontandogli di quando i suoi avi, a fino ‘800, salutarono Zugliano e partirono alla volta del nuovo continente. La lettere è scritta in una lingua in dialetto veneto misto a brasiliano e parla di una coppia che si è messa in viaggio con tre figli ed è arrivata con due perché una era morta durante la traversata dell’oceano atlantico.
“Ho già risposto al sindaco Testolin – ha concluso Maculan – E’ curioso l’incrociarsi di queste due storie, una che racconta di quando gli immigrati eravamo noi e l’altra che ci chiama ad aiutare per fare la nostra parte”.
Anna Bianchini